IL PASSATO RITORNA?

bersani_dalema-GIUSEPPE TAMBURRANO-
 
Il leader Massimo “rottamato” da Renzi torna in campo alla testa del PD che non si riconosce nel suo segretario. E rimprovera a Renzi di non capire che si trova alla testa di un partito che non è nato dal nulla, che ha una storia, ha avuto una identità, dei valori. E sembra che con Bersani e Cuperlo vogliano far nascere una corrente antirenziana che dovrebbe attingere al patrimonio della sinistra

Certo il governo del segretario del PD che sta in piedi grazie alla fiducia di Berlusconi fa impressione e dimostra la volubilità menzognera della politica “arte del possibile”.

Certo, questo D’Alema che definì tempo addietro Gramsci un “liberista”, manager superpagati “capitani coraggiosi”, questo D’Alema che riscopre le proprie origini, il patrimonio della sinistra di cui è stato il principale liquidatore, si rivela un allievo più che del Machiavelli, del machiavellismo. Lui che spiega al suo segretario che il PD non è res nullius, un contenitore, ma un insieme di valori ed esperienze ha sulla coscienza di non aver fatto quel che cominciò appena a fare, e cioè di rifondare tutta la sinistra in una “cosa due”, sintesi e rinnovatrice dei valori della sinistra ex comunista e socialista.

Ricordo quel che disse D’Alema alla presentazione promossa dalla Fondazione Nenni dell’ultimo libro dell’indimenticabile compagno De Martino: certo la mia, la nostra posizione è singolare: in Europa siamo socialisti, ma quando l’aereo attraversa le Alpi, in Italia siamo un’altra cosa.

Vuole D’Alema, il cui partito va alle elezioni europee col simbolo del Partito socialista europeo, tornare alla “cosa due”? La prima volta io non vi entrai e i socialisti rimasti tali vi restarono ben poco. Questa volta sarei il primo a prendere la tessera.

Per favore non definitemi ingenuo, ma sognatore.

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

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