Odio l’estate

Luglio-di-tempo-incerto
 

-ALFONSO ISINELLI-

E’ stata l’estate in cui abbiamo scoperto che, alla faccia di chi, un quarto si secolo fa, proclamava la fine della storia, mai il mondo è stato insanguinato da guerre come oggi. L’Institut for economic and peace, ha pubblicato un dossier dal quale risulta che su 162 nazioni solo 11 in questo momento non sono coinvolte, in qualsiasi forma, in un conflitto (e su alcune di queste, vedi la Svizzera, notevole fornitore di armi, sorge qualche dubbio). Il Papa ha lanciato un monito tremendo: “Siamo nella Terza guerra mondiale, ma a pezzi”, invocando anche la liceità di eventuali interventi per fermare gli aggressori ingiusti. Negli stessi giorni Obama in un’intervista ribadiva che gli USA non potevano risolvere tutte le crisi in essere: infatti dall’Ucraina alla Siria fino all’Iraq, sembra non esserci nessuna linea da seguire. Tranne bombardare con i droni le zone dove l’ISIS, il frutto più evidente della stagione delle primavere arabe, spadroneggia con orrore.
E’ stata l’estate in cui gli immigrati hanno continuato a morire nel Mediterraneo: circa 1900, almeno quelli accertati. Alfano ha provato a fare la faccia feroce: o l’Europa ci aiuta oppure noi dismettiamo Mare Nostrum. La risposta dell’Europa è stata risibile: dal progetto Frontex si è passato al Frontex Plus, che arretra le linee di controllo dalle coste di partenza alle linee di frontiera, tutto questo se qualcuno degli stati europei avrà la benevolenza di impiegarci qualche soldo. Moriranno ancora più persone, ma nel frattempo, ha assicurato Alfano, distruggeremo tutte le imbarcazioni che intercetteremo (perché prima le rimandavamo indietro?).
E’ stata l’estate in cui è stata approvata, in prima lettura, la riforma costituzionale che cambia volto e funzioni al Senato. Una merda, ha tuonato uno dei relatori, Calderoli, che nel settore ha una ampia esperienza. Intanto il paese per la prima volta dopo oltre mezzo secolo è ufficialmente in deflazione, il PIL crolla, i disoccupati aumentano, le riforme vengono annunciate e mai attuate. Dobbiamo aspettare mille giorni, a partire da oggi, dice Renzi, che festeggia la nomina della Mogherini a Lady Pesc, offrendo gelati nel cortile di Palazzo Chigi, in risposta ai gufi dell’Economist.

E’ stata una cattiva estate anche dal punto di vista meteorologico, non si preannuncia un autunno migliore, anzi.

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