Tutta colpa del socialismo

50478316_jpmorgan_356961cMentre in Italia aspettiamo di sapere se: Berlusconi subirà una nuova condanna al processo Ruby, in attesa della tagliola definitiva della Cassazione sul processo Mediaset; i parlamentari del M5S giustificheranno le loro spese, con nuove gogne ed espulsioni annesse; Renzi si candiderà o meno alla segreteria del PD (oppure se cambieranno le regole per impedirgli di presentarsi); Letta troverà i soldi per tagliare IMU ed IVA e garantirsi una tranquilla stagione balneare; JP Morgan , una delle più importanti e temute banche d’affari americani, quelle che fino al giorno prima dell’esplosione della bolla immobiliare e creditizia negli Stati Uniti, dicevano tutto va bene madama la marchesa, ci spiega il perché l’Europa, in particolare quella meridionale, non riesca ad uscire dalla crisi (e chissà, anche il perché milioni di brasiliani scendono quotidianamente in piazza).

Non lo immaginavate, ma i problemi nascono dalle nostre costituzioni : nate in seguito alla caduta di dittature mostrano “una forte influenza delle idee socialiste, e in ciò riflettono la grande forza politica raggiunta dai partiti di sinistra dopo la sconfitta del fascismo”. E cosa ha comportato questo “infausto” successo: “esecutivi deboli nei confronti del parlamento, tutele costituzionali dei diritti dei lavoratori, la licenza di protestare se vengono fatte proposte sgradite modifiche allo status quo”. E noi, stupidi, che pensavamo la causa della crisi, dalla quale non si vedono vie d’uscita, fosse l’avidità speculativa, l’assoluto dominio del mercato senza leggi e regole: invece i vettori sono stati le garanzie e i diritti che la democrazia offre ai suoi cittadini.

Questo è lo stato dell’arte nei piani alti degli apologeti del libero mercato, da far tremare le vene ai polsi. Mentre il guru Casaleggio parla dell’avvento della democrazia diretta…

Alfonso Isinelli

fondazione nenni

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