I 500’000 irregolari sono in realtà 90’000 (ma forse meno)

di FEDERICO MARCANGELI

“Ad oggi sarebbero circa 500 mila i migranti irregolari presenti sul nostro territorio e, pertanto, una seria ed efficace politica dei rimpatri risulta indifferibile e prioritaria. Così recita il contratto di governo in tema immigrazione, dipingendo un quadro critico da affrontare immediatamente. Numerì un pò gonfiati per molti (come tanti dei dati che nei mesi sono stati annunciati da questo governo), ma che continuavano ad essere sostenuti dai gialloverdi e dalla schiera anti-immigrato italiana. La parte comica deve però ancora arrivare, visto che ieri Salvini ha annunciato le stime ufficiali del Viminale: “Dal combinato dei dati degli ultimi 4 anni e mezzo, emerge che in Italia si ha una clandestinità di 90mila soggetti massimo, essendo pessimisti. Il numero di irregolari che si stima siano presenti sul nostro territorio è molto più basso anche rispetto a quanto potessi presumere”. I dati sono stati elaborati in modo molto semplice, ha speigato Salvini: “Quelli che sono a oggi in accoglienza in Italia nei Centri di accoglienza temporanea, Cara, Hotspot, Sprar, al 18 aprile sono 119mila, a fronte dei 184mila del 1 gennaio 2018, quindi siamo a un  65mila presenze a carico dei cittadini italiani. Quindi fra quelli all’estero che sono 268mila, quelli alloggiati che sono 120mila, quelli di cui non si ha traccia sono circa 90mila”. Non è stato specificato se in questa stima siano presenti anche quegli stranieri diventati irregolari a causa del decreto sicurezza, cioè con la cancellazione della protezione umanitaria. In altre parole gli irregolari in Italia sarebbero lo 0.15% della popolazione, una vera e propria invasione, anzi una sostituzione del popolo italiano (ironia). Tralasciando le battute, questi dati dovrebbero far riflettere su come le forze populiste stiano riuscendo a compiere una manipolazione sempre più assurda della realtà, continuando a far leva sull’immigrazione per distrarre l’opionione pubblica dalla loro totale inerzia rispetto ai problemi strutturali di questo paese. Tornando ai dati, in realtà le stime del Viminale non appaiono molto complete e molti studi dipingono cifre che vanno dai 250’000 irregolari ai 500’000. Ovviamente parliamo di stime non ufficiali che, per quanto veritiere, sono spesso contrastanti tra loro. Il punto di questo articolo non vuole però essere incentrato sui numeri, che rappresentano comunque una percentuale molto bassa di popolazione, ma la volontà di distorcerli a proprio piacimento, “pescando dal mazzo” quello che più conviene in base al momento. Questa capacità distorsiva è confermata dal fatto che il Ministro Salvini, visto come uno sceriffo anti-immigrato, stia compiendo meno rimpatri del suo predecessore Minniti. Infatti, mentre il secondo si assestava su una media di 20.2 rimpatri al giorno, il leghista ha una media di 19.3. Non che questa sia una medaglia da appuntare al petto del governo Gentiloni (anzi), ma è un ulteriore tassesso che mostra quanto sia efficace la comunicazione della lega, che riesce a reggere il suo consenso sul nulla cosmico.

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