La legge elettorale con la quale abbiamo votato nel 2013 era stata ribattezzata per il suo contenuto non proprio commendevole significativamente in latino maccheronico Porcellum. La nuova che è in discussione in Parlamento porta, al contrario, un nome che evoca certi scadenti vini nel cartone: Rosatellum. Ma merita a tutti gli effetti la definizione di Porcellum Bis, almeno per il modo in cui si sta cercando di farla passare. Il governo, infatti, venendo meno a quel ruolo super-partes che dovrebbe avere in una vicenda che dovrebbe essere di esclusiva competenza dei partiti, ha deciso di compiere una forzatura. Quella che va in scena alla Camera è veramente una brutta commedia, per il nostro sistema democratico un punto bassissimo. Forse Paolo Gentiloni cercava un mondo per passare alla storia. L’ha trovato ma politicamente si tratta di quello peggiore.