Fino a quando?

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Fino a quando dovremo fare il conto dei morti nelle acque del Mediterraneo, 19142 quelli ufficiali, senza tener conto di quelli scomparsi in silenzio, nell’indifferenza? ;

Fino a quando il primo a gridare vergogna per questa strage sarà il Papa e non un politico della cosiddetta sinistra?;

Fino a quando saremo costretti a leggere ed ascoltare gli indegni commenti di una parte della classe politica e di alcuni “illustri” opinionisti che, nascondendosi dietro le accuse agli altri di “buonismo”, si mostrano indifferenti alla strage quotidiana?;

Fino a quando si terrà in vita una legge, la Bossi-Fini, che considera e persegue da clandestini quei poveri cristi sbarcati a Lampedusa e scampati, per caso, alla morte e punisce chi fornisce loro aiuto considerandolo favoreggiamento?;

Fino a quando non renderemo i centri di accoglienza dei luoghi civili, degni di un essere umano e non dei luoghi di prigionia, mentre gli scafisti sono spesso liberi di continuare ad officiare i loro viaggi di morte?;

Fino a quando la comunità internazionale non si farà carico di questi viaggi della disperazione, fatti da gente per la quale l’unica speranza è la fuga dalla fame e dagli orrori di regimi dittatoriali, a costo di sacrificare la propria vita e quella dei propri cari, creando un corridoio umanitario che li liberi dalle mani del racket degli scafisti?;

Fino a quando l’Italia dovrà sopportare l’indifferenza sulla questione immigrazione dell’Europa, che ci chiede solo di sottostare a vincoli di bilancio e di rapporto deficit/Pil, ma non mette mano all’ipocrita convenzione di Dublino, che scarica l’intero problema sui paesi dove avvengono gli sbarchi, cioè a noi?;

Fino a quando non batteremo i pugni sul tavolo, come ha fatto al posto nostro la Francia, lasciando che questo problema rimanga insoluto?

Alfonso Isinelli

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

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