C’ è un precedente, infausto. Alle elezioni del 2001 vinte da Berlusconi, il leader del centro-sinistra non fu Giuliano Amato, presidente del Consiglio dell’ultimo governo, ma, inopinatamente, Rutelli (a proposito che fine ha fatto?) Invocherà questo precedente Renzi per sostituire Letta alla guida della sinistra nelle prossime consultazioni? Analizzate la discussione apparentemente indecifrabile ai vertici del PD e troverete che questa è la querelle. Renzi vuole che le primarie indichino il segretario del partito che sia candidato automaticamente alla leadership politica al momento delle elezioni (come è avvenuto con Bersani alle ultime elezioni) e Letta vuole sdoppiare le due primarie per lasciare a Renzi la segreteria del partito e a sé la successione alla leadership. E’ difficile immaginare come finirà ma non è da escludere che il circo Barnum del PD favorisca la vittoria di Berlusconi per interposta persona.
Renzi! Tu sei simpatico, brillante, intelligente: ma dicci che cosa faresti per il nostro povero paese, raccontaci il tuo programma: combinati come siamo noi aspettiamo il Veltro. E tu una volta sì e una no ci dai delle speranze.
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Una giovane ragazza dagli occhi luminosi è sbarcata da un barcone dei disperati che si riversano sulle coste italiane. E nella misura in cui altri paesi sono coinvolti nei massacri – ora con armi chimiche – aumenteranno coloro che vogliono sfuggire all’orrore. Essi sbarcano in Italia non perché amino il nostro paese, ma solo perché quelle italiane sono le coste più vicine. L’Europa è giustamente molto severa con noi e guarda con la lente d’ingrandimento di quanto ci scostiamo dal 3% del rapporto deficit/PIL. Ma ci sono problemi come quelli dell’immigrazione, che sono più importanti del 3%. I diseredati che approdano sulle coste italiane sarebbero felici se un treno li aspettasse a Siracusa per portarli verso il Nord, verso tutta l’Europa.
Non voglio farla lunga: l’Italia deve puntare i piedi, fino a minacciare di uscire dall’Europa se il problema dell’immigrazione non diventa un problema europeo. Complimenti alla Merkel. Speriamo che la maggiore forza elettorale le ispiri una visione meno contabile dell’Europa.
Quanto a noi: per favore, schiena dritta.
Giuseppe Tamburrano