Un fantasma si aggira nella vicenda Ilva. Ha un nome: Carlo Calenda. Ieri il ministro per lo sviluppo industriale ha fatto quel che avrebbe dovuto fare tempo fa: ha bloccato la trattativa con azienda (AM InvestCo) e sindacati per carenza di garanzie. In sostanza il ministro ha “scoperto” quel che molti (compreso questo blog) temevano […]
Read moreIlva: ultima chiamata per uno Stato colpevole
-di ANTONIO MAGLIE- Comincia domani al Ministero per lo sviluppo economico, la partita decisiva, probabilmente finale per la siderurgia italiana. La trattativa che dovrebbe accompagnare l’Ilva nelle capienti braccia di Arcelor Mittal rese ancora più ampie nell’abbraccio dal socio italiano, Marcegaglia, coinvolge numerose città ma il nodo più intricato (politicamente, socialmente, economicamente e anche moralmente) […]
Read moreEnergia: ecco la liberalizzazione. Contro gli utenti
-di GIANMARIO MOCERA- Che noia sentire subito dopo l’approvazione del ddl concorrenza che si è fatto un passo avanti nella modernizzazione del Paese e aggiungere subito dopo che si poteva fare di più, ma si tratta solo di un inizio… ma che significa una frase detta cosi da un Ministro come Calenda, o sentire esponenti […]
Read moreNon si dice. Ma dall’Italia non si fugge per hobby
-di GIORGIO BENVENUTO e SANDRO ROAZZI- Se ne sono andati in 800 mila, ma la maggioranza non era costituita da stranieri. La recessione ha ricordato all’Italia antiche abitudini come quella di emigrare. Oggi, anche alla faccia del Jobs act che pure qualche utilità ha avuto (ma non lascia… eredi), se ne vanno le… competenze, […]
Read moreVendita Ilva: Calenda deve “vedere” i rilanci
A proposito della vendita dell’Ilva e del rilancio attuato dalla cordata ora composta da Jindal e da Leonardo Del Vecchio, il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, dice: “È chiaro, hanno paura che un industriale innovativo, che ha cura dell’ambiente, che ha presentato un piano di decarbonizzazione rilevante, che mantiene alti i livelli di […]
Read moreRenzi vuole posti di lavoro mentre il “suo” governo li taglia
Dice Matteo Renzi: “La mia idea di legge di bilancio è diversa da quella di Mario Monti. L’austerity non ha rilanciato l’Italia e ha aumentato i disoccupati. Noi lavoriamo perché ci siano più posti di lavoro. E faremo questo insieme a Paolo Gentiloni”. Difficile dissentire da una così perentoria dichiarazione di principio dell’ex presidente del […]
Read moreTaranto uccisa tre volte dalla classe dirigente
-di ANTONIO MAGLIE- La vicenda dell’Ilva e di Taranto è l’ultima conferma della cronica incapacità della classe dirigente italiana a costruire un futuro serio per il Paese, dove la serietà consiste soprattutto nel riconoscimento degli errori compiuti, di cui si può essere responsabili anche solo per via oggettiva (e non soggettiva); e, di conseguenza, […]
Read moreVendita Ilva, ecco il “conto”: cinque, seimila esuberi
Cinque, seimila esuberi. La partita della vendita dell’Ilva si è aperta ieri con la presentazione del “conto”. Ed è salatissimo, senza distinzione per tutte e due le cordate, cioè Arcelor Mittal e Marcegaglia che ha presentato la proposta ritenuta migliore dai commissari, e Jindal, Arvedi, Del Vecchio e la Cassa Depositi e prestiti. Proprio […]
Read moreCrisi Alitalia: da una lunga notte spunta il pre-accordo
Una nottata di trattative ha prodotto l’effetto sperato e inseguito dalle parti: la firma di un pre-accordo che per essere attuato dovrà ricevere il consenso della maggioranza dei lavoratori attraverso un referendum che si svolgerà nei prossimi giorni. L’ipotesi di accordo non ha certo il sapore di una pillola dal dolce sapore: risultato di […]
Read moreL’anticipo pensionistico (Ape): il flop è già servito
Come volevasi dimostrare. L’ultima “invenzione” riformistica del governo Renzi (a cui ha attivamente partecipato il ministro per le attività produttive, Carlo Calenda) cioè l’anticipo pensionistico “a pagamento” (da 6 a 43 mesi),. Cioè l’Ape, sta facendo la fine del famoso inserimento in busta-paga del Tfr. Cioè annuncia di essere un flop, altro che riforma […]
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