Via ai limiti per lo streaming in Europa: SkyGo e Premium Play anche all’estero

– di FEDERICO MARCANGELI –

Chi viaggia spesso per l’Europa ed è fruitore dei servizi di streaming online (SkyGo, Mediaset Premium, Infinity, ecc) avrà notato che è impossibile fruire dei contenuti al di fuori del territorio nazionale. Questo perché l’assegnazione dei diritti di visione viene venduta per aree geografiche, impedendo legalmente la fruizione dei contenuti oltre i confini. L’Unione Europea ha però deciso di cambiare tutto ciò, nel suo piano sempre più capillare di rimozione delle barriere nazionali. Il regolamento 2017/1128 impone infatti ai broadcaster lo sblocco di questa opzione in caso di soggiorno temporaneo all’estero, senza ulteriori costi aggiuntivi. La tipologia di normativa non necessita di ulteriori azioni da parte degli stati membri, come accade invece con le direttive. Secondo le prime stime questa “portabilità transfrontaliera” dovrebbe riguardare circa 29 milioni di persone, con una prospettiva di crescita imponente entro il 2020 (circa 72 milioni).
Ma concretamente, cosa si potrà fare? Tutti i sottoscrittori di servizi online avranno il diritto di poter utilizzare il loro abbonamento anche all’estero, a partire da Domenica 1 Aprile, indipendentemente dalla sua natura: “contenuti quali musica, giochi, film, programmi di intrattenimento o eventi sportivi”. L’unico vincolo riguarda la temporaneità della fruizione; ciò significa che si potranno visionare contenuti all’estero solo per un periodo di tempo limitato che varierà in base alla natura del sevizio. Sky ha già dichiato che il limite massimo è rappresentato da 37 giorni consecutivi ed anche per gli altri broadcaster ci aggireremo attorno a queste cifre. Rimarrà comunque il vincolo della residenza per sottoscrivere l’abbonamento, rendendo impossibile la sottoscrizione di servizi stranieri nel territorio nazionale.
Questo regolamento riguarda esclusivamente i servizi a pagamento, escludendo tutti quelli legati alla fruizione in chiaro dei contenuti, come quelli di Rai Play o Mediaset Rivideo.
Una novità del genere è sicuramente uno step in più verso un reale digital single market Europeo, che rappresenta uno degli obiettivi del nuovo corso comunitario, dopo la libera circolazione di persone/merci e la creazione del mercato unico.

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