5 curiosità che (forse) non sapevi sulle elezioni del 4 Marzo

– di FEDERICO MARCANGELI –

I risultati delle elezioni sono ormai conosciuti a tutti, ma (forse) ci sono 5 curiosità che vi sono sfuggite. Cinque perle che probabilmente sono un unicum nello scenario elettorale mondiale.

  1. Queste elezioni hanno portato alla nomina del primo italiano di colore alla carica di Senatore. Parliamo di Tony Iwobi, 62anni, imprenditore ed informatico della bergamasca. Da 25 anni milita in un partito progressista ed anti-razzista, che fa dell’accoglienza e del supporto delle minoranze un suo cavallo di battaglia: la Lega Nord. Tralasciando l’ironia, il neoeletto è a tutti gli effetti italiano ed era candidato al terzo posto del listino proporzionale nella circoscrizione di Lombardia 2, in cui la Lega ha raggiunto il 35,5%.
  2. Il caso di Pesaro è abbastanza divertente, perché mostra il livello di coerenza del partito più onesto d’Italia: il Movimento 5 Stelle. Nel collegio, storica roccaforte della sinistra, la battaglia per l’uninominale vedeva impegnati 3 candidati principali: Marco Minniti (PD), Anna Maria Bezziccheri (Centrodestra) e Andrea Cecconi (M5S). Quest’ultimo ha vinto a mani basse il colleggio, entrando in parlamento per sostenere la causa dell’onestà pentastellata. Peccato che lo stesso sia stato cacciato dal Movimento perché, per sua stessa ammissione, falsificò vari rimborsi (destinati dal partito al fondo per le imprese) per recuperare 21’000€. Il neoeletto ha però già promesso di dimettersi e siamo certi che lo farà, per amore dell’onestà.
  3. Durante questi anni, il Presidente della Regione Campania De Luca ha dimostrato di avere molto a cuore i suoi figli. Roberto De Luca è diventato assessore al bilancio del comune di Salerno, mentre il primogenito Piero è appena diventato deputato della Repubblica. Stra-perdente all’uninominale di Salerno, è stato ripescato come primo del proporzionale nel collegio Campania 2. Un altro figlio d’arte di queste elezioni è Federico Conte, figlio di un ex ministro del Psi di Craxi, entrato in parlamento con “Liberi e Uguali”.
  4. Pietro Grasso e Laura Boldrini hanno avuto una sorte non proprio felice in queste elezioni. Entrambi gli ex-presidenti delle camere hanno messa la faccia in due collegi uninominali, ottenendo risultati che definire scarsi è poco. Niente panico, anche loro, come De Luca Jr, sono stati ripescati grazie al contemporaneo inserimento in due listini blindati dal proporzionale.
  5. Ecco ora un pò di numeri su queste elezioni. Il comune con meno elettori è stato Moncenisio, con soli 27 per la camera e 26 per il Senato. Roma è invece quello più popoloso, 2.086.430 elettori per la Camera e 1.930.272 per il Senato. Molto interessanti anche i numeri dei voti all’estero (per corrispondenza). Parliamo di 4.229.205 elettori per la Camera, divisi tra i vari continenti. L’Europa segna il passo con 2.216.511, seguita dal Sudamerica (1.325.796). Proprio in questo continente troviamo lo Stato con la comunità italiana più ampia: l’Argentina. Qui ci sono 685.550 elettori per la Camera e 630.215 per il Senato. Per la camera alta il numero complessivo globale è leggermente inferiore a quella bassa, con 3.834.276 aventi diritto. Ma quali sono gli stati con il minor numero di italiani votanti? Dominica, Burkina Faso e Isole Marshall con un elettore a testa.
federicomarcangeli

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