Lo sai che: il paniere dei prezzi

-di ALESSANDRO ROSSI-

Continuiamo la rubrica “Lo sai che”. Oggi affrontiamo il tema del paniere dei prezzi. Ne sentiamo parlare spesso ma non tutti sanno di cosa si tratta. Cerchiamo di capirne di più.

Cos’è il paniere dei prezzi?

Il paniere dei prezzi comprende tutti i beni acquistati da una collettività. L’elenco di questi beni viene aggiornato annualmente dall’Istat in base ai consumi e alle abitudini di spesa delle famiglie, alcuni beni entrano ed altri escono. Per esempio: il netbook è stato sostituito dal tablet, ciò significa che le famiglie hanno smesso di acquistare, o lo fanno in misura minore, il primo bene a vantaggio del secondo.

Come si definisce?

Il paniere è definito attraverso tre numeri indice dei prezzi al consumo che hanno finalità differenti:

  • NIC: Indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività. È utilizzato per misurare l’inflazione per tutto il sistema economico nazionale.
  • FOI: indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. In questo indice sono contenuti i consumi di tutte le famiglie in cui il reddito percepito deriva da un lavoratore dipendente. Questo è utilizzato anche per adeguare i canoni di affitto attraverso il metodo dell’”affitto figurato”, viene cioè stimato il valore dell’immobile e adeguato il canone a quelli delle proprietà attigue.
  • IPCA: indice armonizzato dei prezzi al consumo per i paesi dell’Unione Europea. È assunto come indicatore per misurare l’inflazione comparabile a livello europeo. È pubblicato dall’Istat ed inviato all’Eurostat mensilmente, quest’ultimo diffonde i dati armonizzandoli fra tutti i paesi dell’Unione Europea.

Hanno però in comune:

  • La rilevazione dei dati viene fatta dagli Uffici Comunali di Statistica, radicati sul territorio, e dall’Istat
  • Hanno la stessa base territoriale, 91 comuni, 19 capoluoghi di regione e 61 capoluoghi di provincia
  • Hanno lo stesso metodo di calcolo, cambiano gli utenti di riferimento (famiglie, nazione, Europa)
  • La classificazione del paniere si svolge in modo analogo

Come vengono rilevati i beni?

Tutti i beni devono essere rilevati a parità di qualità, non possono essere paragonati telefoni cellulari e smartphone nemmeno se fossero stati prodotti a distanza di pochi anni, oppure un biglietto del treno di prima o con uno di seconda classe, poiché con il prezzo del secondo si potrebbero acquistare più biglietti di seconda classe. Tale variazioni non verrebbero valutate come una differenza di qualità, ma solo come una differenza di prezzo e questo sarebbe fuorviante ai fini della rilevazione.

La rilevazione è effettuata su una base di 1489 prodotti rappresentativi dei consumi delle famiglie.

Come viene effettuata la rilevazione?

La rilevazione, come già ricordato, viene fatta tendenzialmente dagli Uffici Comunali di Statistica e dall’Istat su una base di 91 comuni rappresentativi. Dal 2018 si utilizza anche una nuova fonte di rilevazione, ossia i prezzi registrati dalle casse dei supermercati (scanner data) rispetto ai beni derivanti dalla grande distribuzione, ciò rende più veloce l’acquisizione dei dati dei consumi delle famiglie senza dover compiere obbligatoriamente indagini statistiche su tutti i beni le quali, inevitabilmente, sono più costose e impiegano più tempo.

La rilevazione viene effettuata territorialmente nei primi 15 giorni lavorativi del mese di riferimento ed è centralizzata tra i giorni 11 e 21 del mese.

Come vengono diffusi i dati?

I dati possono essere reperiti dal sito ufficiale dell’Istat dove sono espressi in dettaglio anche i beni che entrano ed escono dal paniere.

I primi dati sono diffusi a metà del mese successivo alla rilevazione in via provvisoria e poi vengono affinati attraverso apposite ponderazioni.

Di seguito anche uno schema riassuntivo del paniere dei prezzi aggiornato al 2018.

paniere dei prezzi 2018.jpeg

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