Pietà (per una Madre di un paese in guerra)

-di Enrico Matteo Ponti-

Quando l’odio è più grande della paura
e quando la paura è più grande della fame
e quando la fame è più grande della speranza
allora
il sole scenderà per sempre
e le ore della notte
non basteranno ad asciugare lacrime
Non un ricordo
che allieterà la sua memoria
non una speranza
per un domani in cui credere
per un qualcuno da aspettare
Sul viso stanco della vita
scendono le lacrime del tempo
non una illusione per cui sognare
non un’idea
non un sorriso
non più il suo figlio
Solitudine per compagnia
Pietà
fa che la primavera
duri un po’ più dell’autunno
che la gioia superi la tristezza
che l’inverno sia più caldo del dolore
l’amore più grande dell’odio

Sempre
Quando
Quando attaccano un nero
perché negro
Sii nero
Quando aggrediscono un ebreo
perché ebreo
Sii ebreo
Quando offendono un cristiano
perché cristiano
Sii cristiano
Quando assaltano un tempio
una chiesa
un ghetto
una libreria
un museo
Tu sii là
Dove insultano
maltrattano
scherniscono
picchiano
uccidono
una persona

per il suo colore
per le sue idee
per la sua diversità
per il suo credo
Tu sii là
Sii sempre
con chi chiede di rispettare
tutte le idee
qualunque colore
ogni diversità
qualsiasi credo
Senza attaccare
senza aggredire
senza offendere
senza schernire
comunque senza subire
Perché
come i tumori
le violenze
si diffondono
e trovano cellule
da divorare
spiriti
da distruggere
cervelli
da clonare

Usa
se puoi
il metodo della ragione
la medicina della calma
gli strumenti del convincimento
la terapia della storia
Ma se non puoi
o se non basta più
usa il bisturi
e poi
la società vera
quella onesta
quella pulita
ti ringrazierà
Anche se dovrai soffrire
perché avrai capito
e avrai visto
il dolore
il pianto
il male
che l’ignoranza
e la violenza creano
intorno a te
anche se nate
molto lontano dalla tua casa
dalla tua città
dalla tua vita

E anche se avrai lottato
e vinto
in nome di principi giusti
di universali idealità
di un bahaismo(3) finalmente conosciuto
diffuso
capito
apprezzato
Ti troverai
piangendo
ancora dopo tanti
troppi anni
a vedere
le conseguenze dell’intolleranza
anche nell’ormai graffiata
anima dei tolleranti
e i frutti
dell’albero della violenza
crescere
nel giardino dei miti
nelle rinnovate
seppure diverse forme
della rivincita
della rivalsa
della vendetta
della punizione
del castigo
non solo sui colpevoli
(3) Pensiero filosofico fondato sul principio dell’unità di tutte le religioni
e sull’indipendenza nella ricerca della verità con l’obiettivo della concordia e
della uguaglianza sociale da raggiungere mediante il rifiuto dell’intolleranza e
della violenza.

ma assurdamente
pure sui loro figli
sulle loro tombe
sulla loro terra
E anche se la urlerai
la parola “perdono”
non sarà ascoltata
E comprendendo
che dovrai lavorare
ancora
e ancora e ancora
per una pace
che non sia soltanto
una non guerra
ti porrai
una terribile
angosciante domanda:
“Quante generazioni dura l’odio”

N°22 del 11/03/2022

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