L’Avanti! di Nenni. Le inchieste sulla corruzione fascista (1921-1925)

– di ROMANO BELLISSIMA –

Nei giorni scorsi la Fondazione Pietro Nenni, ha presentato in una diretta su Facebook e Youtube, il libro di Fabio Ecca che fa parte della collana “Biblioteca della Fondazione Nenni”, edito da Arcadia Edizioni, dal titolo l’Avanti! di Nenni e le inchieste sulla corruzione fascista (1921- 1925).

Il libro si arricchisce di una interessante prefazione di Ugo Intini giornalista, già parlamentare socialista e direttore dell’«Avanti!». Il dibattito, coordinato dal direttore scientifico della Fondazione Nenni, Antonio Tedesco, si è sviluppato attraverso gli interventi: del sottoscritto nella veste di presidente della Fondazione Pietro Nenni, ricordando, tra l’altro, che il libro nasce, come ci ricorda lo stesso autore, da un concorso, indetto dalla Fondazione Nenni, per due borse di studio di cui una era appunto su Nenni giornalista.

Molto bello e appassionato l’intervento della professoressa Leila El Houssi, docente di storia e istituzioni dell’Africa dell’Università La Sapienza, che ha sottolineato il rigore scientifico della ricerca condotta da Fabio Ecca, e la bravura dello stesso nel realizzare un libro scorrevole e comprensibile a tutti.

Emozionante l’intervento di Ugo Intini che ha raccontato alcuni episodi inediti vissuti personalmente, nei rapporti con Pietro Nenni. Intini ha ricordato che la presentazione di questo libro cade proprio nel centenario, marzo 1921, dell’arrivo di Pietro Nenni nell’«Avanti!» diretto da Giacinto Menotti Serrati.

Più che un intervento è stata una lectio magistralis quella del Prof. Paolo Mattera, docente di storia contemporanea all’Università RomaTre. Con molta sapienza ha tratteggiato le condizioni sociali e politiche dell’Italia di quel periodo e le eccezionali capacità giornalistiche di Nenni, quali elementi che favorirono la sua rapida ascesa ai vertici del giornalismo. L’«Avanti!» era il giornale di partito più letto e diffuso in Italia.

Fabio Ecca è intervenuto ringraziando tutti per gli apprezzamenti su di lui come scrittore e sul suo libro che Lui continua a considerare il testo di una ricerca scientifica.

Bravissimo il segretario generale della UIL Pierpaolo Bombardieri che ha molto apprezzato il lavoro della Fondazione Nenni, non solo per la conservazione della memoria storica di Nenni e del Socialismo ma anche per la promozione culturale che porta avanti. Bombardieri si è complimentato con Fabio Ecca per il brillante lavoro di ricerca e la realizzazione di un bel libro. Ha poi sottolineato che la conoscenza storica è molto importante perché ci aiuta a comprendere meglio la realtà in cui viviamo. E’ compito nostro del Sindacato, ha aggiunto il segretario generale della UIL, rivendicare giustizia sociale, tutela della salute, e batterci contro gli sprechi, le inefficienze, che penalizzano i più deboli, contro le disuguaglianze che come ieri anche oggi penalizzano le persone e i territori. In questo periodo di pandemia dobbiamo accelerare al massimo la vaccinazione di tutti per raggiungere, il più rapidamente possibile l’immunità dal covid-19 e, allo stesso tempo, proteggere il lavoro, il reddito dei lavoratori per essere pronti per la ripresa. Dobbiamo ricostruire l’economia, l’equità, il lavoro, lo sviluppo, ha aggiunto Bombardieri, per questo vogliamo sapere dove e come verranno spesi i fondi europei.

In conclusione è emerso l’unanime convincimento dell’azione coraggiosa di Nenni e dell’«Avanti!», nel denunciare la corruzione e gli atti intimidatori dei fascisti (Mussolini conosceva molto bene sia Nenni che l’«Avanti!» che lui stesso aveva diretto). Mussolini fece di tutto per zittire quel giornale, attraverso attentati e devastazioni delle sedi, ad opera delle squadracce fasciste, fino poi a sopprimerlo definitivamente, vietandone la pubblicazione. Molto apprezzata la ricerca condotta da Fabio Ecca che ha   riportato nel suo libro fatti assolutamente inediti relativi alla figura del grande leader socialista.

Nenni fu un grande giornalista, un leader politico coerente come pochi, un uomo coraggioso, determinato e profondamente onesto, amante della libertà, della giustizia e dell’uguaglianza. Per questi valori ha lottato tutta la vita; subendo la carcerazione, il confino, le privazioni di ogni genere e sacrificando spesso anche gli affetti più cari.

Anche per questo suo modo di essere, per la sua coerenza, Pietro Nenni è stato, senza dubbio, il leader socialista più amato del secolo scorso. Subì anche delle critiche per il frontismo tra il 1947 e il 1956, il famoso blocco del popolo o fronte democratico popolare (PCI e PSI). In verità Nenni non rinunciò mai all’autonomia dei socialisti, considerava necessario tenere unita la sinistra perché solo uniti si poteva sperare di conquistare la maggioranza dei seggi in parlamento per governare, ma non ebbe mai l’idea di fare confluire i socialisti nel Pci, anzi è rimasto nella storia dell’«Avanti!» e del PSI il famoso articolo di Nenni sull’«Avanti!» nel 1923 “Una bandiera non si getta in un canto come una cosa inutile” in risposta a quanti tentarono la confluenza dei socialisti nel PCI e la nomina di Gramsci direttore dell’«Avanti!». Fu proprio con quell’articolo di Nenni che partì la rivolta degli autonomisti che poi attraverso un congresso straordinario, porterà proprio Pietro Nenni alla leadership del partito Socialista Italiano. Solo dopo il 1956, inseguito all’invasione dell’Ungheria da parte delle forze sovietiche, Nenni si rese conto che con i comunisti non sarebbe stato possibile governare, tanto che restituì l’alta onorificenza che aveva ricevuto dal Cremlino.

Questo libro, come ha osservato Pierpaolo Bombardieri, offre ai giovani di oggi elementi e spunti di riflessioni e di raffronto con la realtà attuale e può aiutare a riscoprire il valore dell’impegno politico.

L’incontro registrato è disponibile sulla Pagina Facebook e sul Canale Youtube della Fondazione Nenni.

 

 

 

N°: 31 del 29/03/2021

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

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