Primo maggio (aspettando che torni presto ad essere un “Buon…”)

– di ENRICO MATTEO PONTI –

Cent’anni fa

seguendone infinite

e tante precedendone

fu fatta scoppiare

una ignobile

meschina

violenta guerra

Un veramente “grande”

adesso sì ci vuole

l’aggettivo giusto

pensandosi

e pensando a quanti come lui

erano al fronte

così chiamato ché si ha la morte in fronte…

Scrisse

“Si sta come

d’autunno

sugli alberi

le foglie”

S’oggi potesse

riprendere la penna

l’Ungaretti

ad altri uomini

e altre donne

manderebbe il suo pensiero

Uomini

e donne

che combattono la guerra del lavoro

o del non lavoro

o dello sfruttamento del lavoro

Combattenti

con divise diverse

eppure troppo uguali

Disoccupati

precari

esodati

sfruttati

Lavoratori in nero

o con contratti congelati

e poco o niente rispettati

Foglie dell’albero dei diritti

che qualcuno

sta aspettando

segando

di veder cadere

Foglie che invece noi

con la linfa della solidarietà

degli ideali

e con la grinta della dignità

siamo certi che torneranno presto a rinverdire

per potere finalmente

ancora dire

“Buon Primo maggio, lavoratori

di questo e d’ogni mondo”

 

 

 

 

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

Rispondi