Cronache grilliane

di PIERLUIGI PIETRICOLA

Cos’è lo stand-up comedy? È un genere teatrale in intensa voga negli Stati Uniti d’America. La formula è semplice: un comico sale su un palcoscenico spoglio o, al più, essenziale. E lì, inizia una serie di monologhi su argomenti che riguardano il sociale e il politico, il tutto infiorettato da battute più o meno sagaci, più o meno esilaranti. Esempio eccelso, fra tutti, di stand-up comedy è quello praticato da Woody Allen. In Italia questo genere teatrale esiste e da tempo. Il punto è che viene individuato nel noto one-man show. In realtà, fra i due sussiste una differenza. Quest’ultimo prevede sempre un solo interprete, che però deve dar prova di eclettismo nelle varie arti dello spettacolo – canto, danza, recitazione. Lo stand-up comedian non è obbligato a fare tutto questo. Gli basta essere ben serrato sui tempi comici e stabilire un contatto diretto, immediato il più possibile, con il pubblico. Beppe Grillo da anni pratica tale genere teatrale. E lo fa, ormai, con un gran bagaglio di esperienza alle spalle che quasi non necessita più di seguire un copione rigidamente appreso a memoria. Egli ha un canovaccio sul quale, di sera in sera, infioretta battute e si abbandona a gags improvvisate al momento con il pubblico. Il suo ultimo spettacolo, col quale il comico ligure è in tournée in questo periodo – Insomnia (Ora dormo!) – è il classico esempio di stand-up comedy. Appena le luci si spengono in platea e prima ancora di entrare in scena, Grillo avverte il pubblico che si tratta di una serata all’insegna della democrazia; e “chiunque ha rimostranze o lamentele, può farle al termine dello spettacolo”. Poi giunge la preghiera sui cellulari: “Per favore, teneteli accesi. Con vostra nonna ci parlo io”. Si apre il sipario e Grillo è in scena, disteso su un lettino. Si alza dopo pochi istanti, e inizia il suo monologo. Il comico tiene a sottolineare che l’incipit della serata è diverso dal suo solito, meno concitato e nervoso. “Anche perché con chi me la prendo? Siamo al governo, come faccio”? L’attenzione si sposta su tematiche di stringente attualità. Su tutte, svetta la notizia dell’incriminazione dei coniugi Renzi – genitori dell’ex premier Matteo. Grillo sostiene che ci si trova in un paese anomalo: “Mettere in galera due persone di più settant’anni ciascuno per paura che commettano di nuovo lo stesso reato? Impossibile: come fanno a mettere al mondo un altro figlio”? E poi lo spettacolo prosegue. Si parla di nuove forme di energia, di frontiere della new economy, di modalità alternative di trasporto delle merci. Non un accenno alla situazione politica attuale e al Movimento Cinque Stelle. Giusto una stoccatina al sindaco di Roma, Virginia Raggi, invitandola ad essere più incisiva nelle sue azioni amministrative. Cambio di registro, ed ecco entrare in scena un neuro-scienziato che spiega al pubblico di cosa si sta occupando la ricerca tecnologica negli ultimi anni: la creazione di macchine dotate di una loro propria moralità, che dovrebbero essere in grado di prendere decisioni in condizioni d’urgenza estrema (scegliere, ad esempio, chi evitare di investire: se una madre con un neonato o una signora anziana mentre stanno attraversando la strada). Concluso questo intermezzo, si procede verso la fine dello spettacolo. Ci si concentra su come sia cambiato il rapporto fra genitori e figli. Battute e racconti divertenti su situazioni familiari più o meno comuni a tutti, e lo spettacolo termina. Grillo ringrazia il pubblico ma prega di non andar via. Chiama il suo avvocato, che entra in scena, e si dichiara pronto a ricevere ogni contestazione e a rispondere. Ma nessuno protesta. Tutti applaudono e se ne vanno. Quella vis polemica, quegli argomenti così attinenti all’attualità politica che hanno caratterizzato gli shows di Grillo in questi ultimi anni che fine han fatto? Quelle tematiche affrontate dal comico, e che hanno nutrito il Movimento Cinque Stelle dove sono, perché non sono state nemmeno sfiorate? In Insomnia (Ora dormo!) non c’è nulla di tutto questo. In definitiva, è stato tutto uno spettacolo.

pierlu83

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