CGIL, CISL e UIL riempiono di colore piazza San Giovanni: “qui si fa il futuro”

– di GIULIA CLARIZIA-

Piazza San Giovanni, Roma. Una manifestazione come non se ne vedevano da un po’, partecipata e carica di energia positiva, frutto di un grande lavoro di preparazione svolto dai sindacati CGIL, CISL e UIL.

Da settembre le tre grandi sigle lavoravano in vista di questa giornata attraverso piattaforme condivise di discussione e progettazione – ha ricordato il Segretario della UIL Carmelo Barbagallo. E l’impegno ha evidentemente dato i suoi risultati.

Un lunghissimo corteo variopinto ha sfilato da Piazza della Repubblica fino alla tappa finale di Piazza San Giovanni, dove è stato allestito un palco destinato ad ospitare gli interventi di alcuni delegati dei tre sindacati e i loro Segretari generali.

In nome della tutela del lavoro e dei diritti, infatti, si è deciso di dar luogo ad una giornata all’insegna dell’unità sindacale con l’esplicita volontà di creare un legame fra i lavoratori in una società già troppo frammentata.

Si è voluto dare un segnale di positivo risveglio rispetto ai temi che oggi più preoccupano i cittadini italiani che non condividono le azioni e le intenzioni dell’attuale governo, come il taglio agli investimenti su istruzione e formazione e la posizione di chiusura rispetto all’Unione Europea. “Dobbiamo essere un ponte sul Mediterraneo, e da lì verso la nostra Europa” ha detto Annamaria Furlan, Segretario della CISL.

Significativo è stato anche il riferimento al dibattuto reddito di cittadinanza, di cui si è messo in rilievo la natura ibrida fra una politica di lotta alla povertà e una politica di sostegno al lavoro, con il rischio però di non incidere in maniera significativa né su una né sull’altra per via delle modalità discutibili attraverso le quali lo si sta organizzando.

Senza dubbio, è stata una mattinata all’insegna della riflessione su quale è la situazione del mondo del lavoro in Italia oggi e su quali risultati vogliamo ottenere domani, riportando al centro la persona e la tutela dei suoi diritti, così come sancito dalla Costituzione.

Proprio su questo aspetto ha insistito il neo eletto Segretario della CGIL Maurizio Landini, invitando il governo a non ignorare il segnale lanciato dalla piazza e ad aprire un dialogo rispetto alle reali esigenze dei lavoratori italiani.

L’evento di sabato, così ampiamente partecipato, ha infatti messo in rilievo la criticità della situazione nella quale viviamo e dimostrato che i tempi richiedono unità d’azione a tutti i livelli della società. Unità alla quale le tre sigle sindacali hanno invitato parlando insieme, dallo stesso palco e allo stesso uditorio, che ci si augura crescerà ancora e avrà modo di ritrovarsi di nuovo unito nelle piazze italiane.

giuliaclarizia

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