– di CARLO FIORDALISO –

Si sta rasentando il tragico-comico.

Ogni giorno televisione, radio, giornali ci propinano il Salvini pensiero, sempre sostanzialmente uguale, sul “problema” degli immigrati.

Come la pensano le persone di sani principi è arcinoto, ma rimane il dubbio se tutto questo accanimento possa nascondere la volontà di glissare su problemi ben più gravi di cui non si parla per probabile incapacità a risolverli.

Occupazione, fuga di giovani in cerca di lavoro, emarginati, senza tetto, sanità e così via elencando tutte le conquiste sociali sempre più marginalizzate.

Il nostro povero Paese nelle mani di due sprovveduti che lo stanno sempre più isolando in Europa negandogli così l’autorevolezza di proporre i necessari correttivi per un miglior funzionamento delle sue istituzioni.

Il Paese di Spinelli, di Nenni che viene deriso e sbeffeggiato da esponenti politici di paesi ben ultimi nella concezione europea.

La domanda è ora: che fare per chiudere il luna-park nel quale si sono infiltrati i nostri due prodi?

Ci rimane solo il sindacato che deve ulteriormente ritornare a mobilitare le masse per difendere i posti di lavoro e la democrazia.

Si proprio la democrazia perché non è più un paese democratico quel paese che chiude i porti o i valichi, come la Francia, per impedire l’accesso a migranti in fuga da zone del mondo afflitto dalla miseria, dalla barbarie religiosa e dalle guerre.

Forza sindacato, unisciti in questa lotta di libertà, di civiltà e di democrazia nel nome del lavoro e dei diritti.