– di CARLO FIORDALISO –
Capita spesso che nei nostri comportamenti diamo l’impressione di essere inconsapevolmente contradditori se non addirittura in stato confusionale.
Mi riferisco alle battaglie ambientaliste da un lato, e sia chiaro legittime e condivise, e le contestuali mobilitazioni NO-TAV, ecc. dall’altro, perché è inspiegabile come si preferiscano migliaia di TIR in movimento sulle strade piuttosto che linee ferroviarie veloci e non inquinanti.
A me non pare che altre operi di uguale impatto sulle Alpi come sull’Appennino abbiano sollevato tante proteste.
La domanda che mi viene spontanea, da profano, è: perché! Cosa c’è che non capisco. Quali interessi si nascondono dietro a tutto questo frastuono? Perché devo accettare civilmente il blocco del traffico nelle grandi città per contenere l’inquinamento atmosferico e contestualmente subisco lo sgasamento di camion che in file ininterrotte percorrono le strade del nostro Paese?
Il treno mi sembra, sempre da profano, che sia il mezzo di trasporto meno inquinante e più veloce se si pensa che molti viaggiatori hanno smesso l’uso dell’aereo per molte tratte nazionali a vantaggio del treno, visto che i tempi e le comodità sono a vantaggio dei treni.
Invece di proporci continuamente trasmissioni televisive e/o radiofoniche sempre più simili ed oscene con insulti invettive ed altro non meno edificante il servizio così detto pubblico non potrebbe spiegare agli italiani disinformati come stanno veramente le cose?