La Fondazione Nenni incontra Carmelo Barbagallo al II Congresso Nazionale della UILTEC

-di PIERLUIGI PIETRICOLA-

Napoli. Il congresso della UILTEC è alla sua seconda giornata, e il Segretario Generale della UIL Carmelo Barbagallo giunge nella città partenopea per seguire i lavori e per tirare le fila rispetto a quanto detto durante queste giornate di riflessione e confronto. E noi della Fondazione Nenni lo abbiamo incontrato prima della sua relazione.

Segretario, è notizia di oggi che un operaio dell’ILVA è morto. L’ennesimo incidente sul lavoro

“Sono molto sensibile su questo argomento, anche perché in famiglia ho avuto casi di morte avvenute sul lavoro. I miei nonni sono deceduti o per incidenti o per malattie professionali. Per la stessa ragione ho perso mio padre prima del tempo naturale, diciamo così, perché lavorava col cemento. Quindi è un argomento che mi sta molto a cuore. La settimana scorsa durante la riunione che si è svolta al Ministero del lavoro, è venuto fuori che gli ispettori dell’INAIL, nel corso di ventitremila controlli effettuati sulle aziende nel 2017, hanno rilevato ben trentaseimila irregolarità. Che equivale a circa il 67% delle imprese. Di fronte a un profitto che deriva da risparmi sulla sicurezza, io sto valutando l’ipotesi di proporre l’istituzione del reato di omicidio rispetto alla salute e alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Questi che si verificano non si possono considerare semplici incidenti, bensì omicidi premeditati.”

Due parole sul congresso della UILTEC che si sta svolgendo in questi giorni a Napoli.

I nostri congressi federali stanno andando benissimo. Noi siamo il sindacato confederale che cresce di più, e ci è stato anche certificato ufficialmente. E quindi siamo destinati sia a crescere che a vincere, come è testimoniato, tra l’altro, anche dalle elezioni delle RSU.

 Sul piano di possibili riforme sul lavoro, lei cosa proporrebbe per un futuro migliore sotto questo aspetto?

“Salari e pensioni più pensanti e fisco più leggero. Noi abbiamo il più alto costo del lavoro medio a livello europeo e, sempre a livello europeo, il più basso costo di retribuzione. Il cuneo fiscale che ci fu promesso dall’allora Ministro dell’economia Padoa Schioppa, alle aziende è stato tolto mentre ai lavoratori ancora no. Non solo, ma le tassazioni sono aumentate arrivando ad essere il doppio di quello che avviene in Europa.”

Quali proposte ha la UIL per migliorare, in futuro, la situazione occupazionale italiana?

“Innanzitutto vogliamo rimettere in sesto e in sicurezza i territori. Poi, la creazione di piattaforme digitali per il lavoro stabile, e non per quello precario. Il PIL non è aumentato perché l’occupazione che vi è stata in questi anni è temporanea e sottopagato, altrimenti sotto questo aspetto vi sarebbe stata una crescita. I nostri giovani sono costretti ad andarsene all’estero. E se ne vanno pure gli anziani, perché le tasse sulle pensioni sono abominevoli. Un capolavoro! Questo è un paese dove non si fanno più figli perché mancano le certezze sull’occupazione che crea un futuro stabile e dignitoso. E con buona pace dei leghisti, voglio dire una cosa: siccome è previsto che fra il 2020 e il 2040 si perderanno sei milioni di cittadini nel nostro paese, è bene che si procurino dei gommoni per portare qui gli immigrati se vogliono che le imprese non perdano in produttività. C’è tanto lavoro da fare: noi abbiamo bisogno di infrastrutture, di tecnologie avanzata e capace di stimolare la nostra crescita. Come popolo, abbiamo nel DNA quattromila anni di storia, ed è la ragione principale per cui riusciamo a fare le cose con capacità inventiva e spiccata originalità. Questo, e non altro, è il Made in Italy. Ed è questo l’aspetto che dobbiamo favorire. Non ultimo perché perdere dei giovani, oltre a delle persone, equivale a perdere fonti di possibile ricchezza.”

pierlu83

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