La Fondazione Nenni è stata protagonista del Congresso UIL Scuola in questi giorni, con una mostra permanente dedicata a Pietro Nenni ed un intervento del suo Segretario Generale Antonio Tedesco.
L’esposizione ha suscitato l’interesse di numerosi delegati, che hanno ascoltato la storia di uno dei padri della Repubblica italiana. Dall’arresto in Francia alle grandi riforme della sinistra che in molti conosco, passando per alcuni dettagli spesso poco noti: il suo spirito repubblicano ed interventista. Il primo amore di Nenni è infatti la Repubblica e l’unico mezzo per raggiungerla sembrava essere la “Grande Guerra”. Ideali che abbandona per abbracciare il socialismo, che accompagnerà la sua esistenza fino alla morte nel 1980. Un percorso che Nenni ha portato avanti con grande forza, sostenendo gli ideali della democrazia, della Repubblica e della lotta alle disuguaglianze. Indubbiamente la scuola ha avuto un ruolo chiave in questa emancipazione socio-culturale del popolo italiano e proprio per questo, il legame con la UIL Scuola appare ancora più solido.
Nei vari pannelli allestiti per l’occasione, il percorso di vita di questo grande uomo è stato rappresentato anche visivamente per gli ospiti, creando grande interesse e curiosità.
Oltre alla presenza costante della mostra, nella giornata di ieri è intervenuto nell’assemblea Antonio Tedesco. Dopo la lettura dei saluti inviati dal Presidente Giorgio Benvenuto ed i ringraziamenti di rito, il Segretario Generale della Fondazione ha preso la parola per raccontare ai presenti la missione del nostro istituto culturale e qualche tratto della figura di Nenni. In particolare la vocazione del leader per la modernizzazione del nostro paese, grazie a un’istruzione sempre più forte e strutturata. Il suo spirito riformista trova grande risalto negli anni ’60, con il supporto di un altro grande politico come Moro, e porta ad un balzo in avanti della democrazia italiana. Egli però soffrì molto le contestazioni giovanili del ’68. Questa sofferenza mostra il lato più umano del leader socialista, che viene toccato nell’animo dai giovani contestatori dell’epoca.
Un intervento che ha suscitato grande interesse nei presenti ed ha dato il via al dibattito congressuale.