– di FEDERICO MARCANGELI –
Nella giornata di oggi si è aperto a Montesilvano il 14° congresso nazionale della UIL SCUOLA, con un quadro iniziale rivolto alle recenti elezioni delle RSU. Sono accorsi alle urne più di 840’000 votanti tra docenti e personale ATA, dei quali ben 143’000 (17,22% della rappresentanza) hanno scelto la UIL. L’evoluzione rispetto a tre anni fa è stata significativa, con un accrescimento di oltre 15’000 preferenze (16,04% della rappresentanza).
La categoria si è soffermata molto nel ringraziare tutti i candidati, gli eletti e chi ha contribuito a questo grande successo elettorale della UIL Scuola. Anche l’andamento degli iscritti premia la Federazione con un aumento di circa 10’000 unità negli ultimi due anni, fino ad arrivare agli attuali 93’367. Un trend che va in controtendenza rispetto alla disaffezione politica di questo periodo.
I risultati che più hanno stupito sono quelli della UIL Scuola della Campania, nonché quelli di Crotone, Vercelli e Reggio Emilia (che ha decuplicato i suoi voti dal 2015), sia in termini assoluti che relativi.
Questi successi sono stati possibili grazie al grande lavoro capillare degli iscritti, sostenuto da un impianto comunicativo della struttura nazionale. L’investimento sulla comunicazione è stato importante con una diffusione della UIL Scuola su tutti i più importanti mezzi d’informazione: web, social e giornali. L’idea è stata quella di rendere le informazioni sempre più fruibili per tutti, in un modo istantaneo e facilmente comprensibile.
Svolta questa iniziale presentazione, si è sviluppata una breve tavola rotonda con il Segretario Generale UIL Carmelo Barbagallo, il Segretario Generale della UIL Scuola Pino Turi ed il Responsabile della Contrattazione per il pubblico impiego UIL Antonio Foccillo. Il primo a parlare è stato il Segretario Barbagallo, che ha espresso grande entusiasmo per i risultati delle RSU, spiegando però che il lavoro è solo all’inizio. E’ necessario infatti dialogare ancora con gli iscritti per capire i loro problemi e portare a termine le battaglie iniziate in questi anni. Anche il Responsabile della contrattazione si è detto entusiasta dei risultati, spiegando che il successo si è basato sulla grande capacità dell’organizzazione di dialogare con le persone. Anche in questo caso però è stata sottolineata la grande responsabilità derivante dai risultati ottenuti: ora arriva infatti il momento di dimostrare le proprie capacità, per sfruttare al meglio questi consensi. Pino Turi ha espresso grandissima soddisfazione per i risultati; risultati che sono della “squadra” UIL Scuola, in cui tutte le componenti hanno remato dalla stessa parte per vincere questa battaglia. La chiave è stata quella di “portare verso il basso” la Federazione, dando valore alle singole persone e consentendo loro di lavorare per il successo di tutti.
In un secondo giro di interventi, il Segretario Barbagallo ha sottolineato la grande unità che attraversa in questo periodo la UIL, segno di una comunione d’intenti di tutte le Federazioni verso i comuni interessi dei lavoratori. I prossimi passi del sindacato saranno quelli di fare pressione per una vera riforma fiscale che aiuti l’impiego ed i pensionati, nonché una seria e strutturata riforma della scuola. Antonio Foccillo ha invece calcato (nuovamente) la mano sulla grande capacità della UIL di spingere alla partecipazione e sull’oggettivo sforzo per una contrattazione che fosse la migliore possibile per i lavoratori. Da qui si deve ripartire per costruire una nuova immagine del sindacato: un sindacato compatto e partecipativo come mai prima d’ora. Pino Turi si è soffermato sulla grande pluralità della UIL, che vede la diversità come un valore, non come un problema da eliminare. In un’Italia così divisa, il corpo sindacale è necessario per aggregare i differenti pensieri e trovare un compromesso tra i lavoratori e i datori. La politica ha fallito in quest’opera, mettendo in discussione persino i diritti fondamentali, sui quali il sindacato non è disposto a mollare di un centimetro.