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3° congresso nazionale UILTemp – Roma – 8/9 maggio 2018

-di ALESSANDRO ROSSI-

Si è conclusa la due giorni del 3° congresso nazionale della UILTemp, la categoria della UIL che rappresenta e tutela le lavoratrici e i lavoratori in somministrazione ed i contratti di lavoro non standard, svoltasi a Roma nell’Istituto “Roberto Rossellini” in Via della vasca navale 58.

Il congresso nazionale si è aperto con la relazione del Segretario nazionale Lucia Grossi. L’intervento è stato condiviso da tutti i delegati ed è stato molto sentito perché pieno di temi cari alla categoria stessa della UILTemp. Il tema centrale del discorso è stato il lavoro accostato alle questioni della dignità e libertà, perché solo con il lavoro si possono acquisire questi due diritti propri dell’essere umano, solo con il lavoro si può vivere una vita dignitosa e in libertà. Sono stati posti molti obiettivi, il primo è quello di allargare lo sguardo al mondo del lavoro internazionale, perché il sindacato tutto non può guardare solo ai temi nazionali, ma deve estendere lo sguardo a tutto il mondo, soprattutto la giovane categoria della UILTemp la quale si occupa spesso di lavoratori impiegati con aziende che operano a livello internazionale. Sono stati presi ad esempio più volte i rider o i dipendenti di società attive sul mercato digitale, ma anche i dipendenti di aziende interinali e tutto il modo dei lavoratori in somministrazione o che hanno contratti di lavoro non standard i quali, prima della nascita della UILTemp, avevano ancora meno tutele.

Il Segretario ha ribadito che solo il sindacato è la risposta ai tanti problemi del lavoro, solo il sindacato può capire come valorizzare il mercato del lavoro, anche in settori nuovi rispetto alle categorie storiche, solo il sindacato è capace di <<organizzare il conflitto là dove serve>> per rendere effettive le battaglie che si prefigge attraverso la partecipazione comune di tutti gli interessati e l’organizzazione intera.

Altri obiettivi che la UILTemp si prefigge sono l’aumento della condivisione dei temi anche con le altre categorie della UIL, aumentare la partecipazione e l’unità del sindacato tutto. Vanno combattuti anche esempi di “nuovo caporalato” subiti da molti lavoratori atipici, esemplificativi sono i contratti anche ad un giorno. Devono essere ridisegnati i diritti di tutti i lavoratori e soprattutto di quelli atipici che attualmente hanno meno tutele rispetto alle altre categorie.

Il Segretario ha sottolineato i risultati raggiunti nel quadriennio passato e ha ribadito più volte con forza gli obiettivi già citati, sottolineando, inoltre, che solo il sindacato può dare voce ai lavoratori e ai disoccupati di ogni età, i quali cercano risposte alle battaglie che stanno portando avanti. Ha concluso ribadendo che “il sindacato è vita, militanza, mobilitazione, confronto è stare con i deboli altrimenti è altro, noi vogliamo essere questo” e con una citazione di Pietro Nenni: “Nulla si può sperare dall’alto, tutto dal basso”.

Dopo la relazione di apertura del Segretario Lucia Grossi, hanno preso la parola molti ospiti, lavoratori, segretari confederali, regionali e di categoria della UILTemp provenienti da ogni parte d’Italia. Tutti gli interventi che si sono susseguiti hanno ribadito il buon lavoro svolto dalla segreteria, dalla dirigenza e da tutti i sindacalisti che ogni giorno operano a fianco dei lavoratori somministrati e atipici. Sono stati rafforzati i propositi esposti anche dal Segretario nazionale e l’unità di cui il sindacato ha bisogno. È stato ribadito anche l’obiettivo di rafforzare il lavoro del “sindacato a rete” allargando ancora di più i rapporti con enti bilaterali e altre categorie sindacali.

In ogni intervento è stato sottolineato che il dibattito deve essere seguito da azioni concrete. Queste sono già state messe in campo dalla UILTemp e dovranno continuare ad essere rafforzate.

Sono stati proposti anche due hashtag come segno del lavoro futuro della categoria: #insiemeèpossibile e #nonaccontentiamocimai.

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Ha concluso i lavori della prima giornata, con un bellissimo intervento, il Segretario confederale della UIL Pierpaolo Bombardieri. Ha iniziato ringraziando la segreteria e la categoria per l’attività che svolge in trincea a fianco dei lavoratori. Bombardieri ha sottolineato che ci troviamo in un periodo molto impegnativo e complicato per il mondo del lavoro, soprattutto quello atipico, ma che i passi avanti fatti dalla UILTemp sono tangibili e sotto gli occhi di tutti. Ha ribadito che non bisogna più parlare e scrivere in sindacalese, bisogna semplificare l’attività per farsi capire da chi si rivolge al sindacato. Ha sottolineato l’importanza della condivisione a rete delle attività che si mettono in campo, degli obiettivi molto ampi che la categoria si prefigge, il tutto sotto la bandiera della UIL.

Ha posto il problema della solitudine a cui ci ha relegato il mondo attuale, ma il sindacato ha messo in discussione tale sistema, per questo, oltre alle battaglie che fa già, deve tornare ad essere anche e soprattutto aggregazione, deve incontrare fisicamente i lavoratori, i cittadini, non li deve far sentire soli, deve tornare a parlare ad una società aperta e viva. Questo modello è stato fatto proprio dalla UIL sin da quando è nata. Bisogna riaprire le sedi soprattutto al confronto.

Si devono porre obiettivi nel lungo periodo, l’opposto di quello che fa la politica. È necessario guardare oltre e non solo al breve periodo. Secondo il Segretario, la somministrazione non deve e non può essere l’obiettivo né del lavoratore né del sindacato.

Ha sottolineato, inoltre, l’importanza del tema scelto per il concerto del Primo Maggio: la sicurezza sul lavoro. Questo tema deve essere al centro dell’attività sia del sindacato sia della politica, non deve fermarsi però solo al Primo Maggio ma deve continuare giorno dopo giorno.

Con il suo discorso, Bombardieri ha mosso una critica alle multinazionali che delocalizzano senza dare indietro nulla allo stato che le ha finanziate, alla collettività che ha contribuito alla loro crescita.

Ha sottolineato la questione del Mezzogiorno la quale non deve essere più relegata solo ad argomento territoriale o locale ma deve tornare ad essere il centro del dibattito nazionale. Ha concluso affermando che bisogna incanalare la rabbia positiva dei lavoratori per farla diventare il motore per le azioni future di questi e del sindacato tutto.

Il discorso del Segretario Bombardieri è stato applaudito e condiviso da tutta la platea e ha concluso la prima giornata di lavori congressuali.

La seconda giornata si è aperta con la prosecuzione del dibattito attraverso i contributi degli altri delegati della UILTemp di tutta Italia. Durante la discussione sono stati ribaditi i temi posti nella prima giornata ed è stato sottolineato ancora più con forza l’ottimo lavoro svolto dalla segreteria nazionale di categoria. È stato posto anche il tema della ridefinizione del significato di “lavoratore”, proponendo di inserire in questa classificazione anche i lavoratori atipici e autonomi, riconoscendogli i diritti che attualmente gli sono negati (questo concetto è stato inserito anche in una recente raccomandazione dell’UE). È stata avanzata la proposta, accolta dal tavolo della presidenza, di lottare affinché sia considerato inaccettabile un contratto di somministrazione inferiore ad un mese soprattutto per chi perde il lavoro per crisi o calamità naturali, e di premiare inoltre le aziende che pongono in essere contratti di durata superiore.

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In questa giornata conclusiva c’è stato l’intervento del Segretario nazionale della UIL Carmelo Barbagallo, un discorso molto lungo e che ha ribadito con forza il lavoro fatto e gli obiettivi prefissati. Ha espresso il concetto che sindacato deve parlare con i lavoratori e non ai lavoratori, deve interloquire con loro. Non deve evitare le domande scomode, perché è anche attraverso queste che si portano avanti le battaglie e si arriva al raggiungimento dei traguardi prefissati. Ha sottolineato gli obiettivi principali della redistribuzione della ricchezza e degli orari di lavoro per dare maggiori possibilità ai lavoratori stessi. Bisogna riportare la legalità al centro del dibattito nazionale, deve tornare come tema preponderante, si devono prendere esempio i grandi nomi del passato come Peppino Impastato. Si deve reagire lottando tutti insieme, perché se non si fa questo non si va da nessuna parte. È necessario dare stabilità ai giovani e flessibilità in uscita agli anziani per avviarli alla pensione, in sostanza il contrario di ciò che sta avvenendo.

Ha ribadito che il lavoro del sindacato è quello di affrontare i temi più gravosi, di interloquire anche con la politica per mettere al centro i temi importanti, facendo finire il clima continuo di campagna elettorale che porta solo promesse senza dare soluzioni effettive. Si deve ribadire l’importanza della sicurezza sul lavoro, aumentando anche il numero di ispettori del lavoro, questo per evitare il cosiddetto “omicidio da profitto” che si concretizza nel momento in cui i lavoratori vengono sfruttati al massimo solo in nome del profitto, è necessario combattere questo nuovo caporalato.

Il Segretario Barbagallo ha gridato con forza che la UIL rappresenta l’Italia, per questo deve convincere la nazione e gli iscritti della giustezza delle proprie azioni. Sono insufficienti le risposte della politica ed il sindacato deve riuscire a dare quelle certezze che mancano ai lavoratori, deve offrire quelle soluzioni che la classe dirigente non dà, questo deve avvenire attraverso battaglie sindacali continue con tutte le categorie unite verso un unico scopo, solo così si raggiungono gli obiettivi.

Ha sottolineato, inoltre, l’importanza degli interscambi con i sindacati europei e mondiali affinché i problemi non siano delle singole nazioni ma siano di tutto il mondo e siano risolti in tutto il mondo. Ha confermato l’importanza del sindacato dicendo: “Fino a quando ci saranno ingiustizie e non verranno riconosciuti i diritti esisterà il sindacato il quale dovrà stare sempre in mezzo alla gente e con la gente”.

Il discorso del Segretario Barbagallo è stato applaudito e condiviso da tutta la platea.

I lavori del congresso sono proseguiti ribadendo gli obiettivi espressi da tutti gli esponenti apportando in questo modo le modifiche necessarie allo statuto della UILTemp, le quali sono state approvate all’unanimità dall’assemblea.

All’unanimità sono stati approvati anche i nuovi organi dirigenziali: Consiglio di amministrazione, Consiglio dei revisori dei conti e il Consiglio dei probiviri.

Il segretario uscente Lucia Grossi è stata riconfermata all’unanimità dall’assemblea, segno questo dell’ottimo lavoro svolto in questo quadriennio.

Anche il documento finale del congresso è stato approvato all’unanimità. In questa relazione è stata ribadita la sfida principale che si propone la UILTemp: crescere sempre di più per combattere il precariato.

 

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