-di LORENZO CICATIELLO, AMEDEO DI MAIO e ANTONIO DI MAJO*-
1. Le Università pubbliche italiane sono state sempre finanziate in modo misto: trasferimenti del governo centrale e tasse prelevate sui singoli iscritti. Questo sistema, che per molto tempo ha cercato di mantenere proporzioni globali di 80 e 20 percento, risponde ai canoni di Scienza delle Finanze sul finanziamento dei beni pubblici misti e prevede le tasse nel caso di domanda individuale di questo tipo di beni; questo sistema era tra l’altro molto caro a Luigi Einaudi (si vedano le sue lezioni di Scienza della Finanza). [continua a leggere]
*Articolo pubblicato su Non mollare-critica liberale, n 12 del 15 gennaio 2018.