Londra: intelligente sensibilità del giudice di fede islamica

 

-di POLITICO-

Nel Regno Unito, nonostante Brexit, evidentemente leggono il blog della Fondazione Nenni. Lietissimi di annunciare ai frequentatori della pagina, che, grazie alla nostra denuncia (v. “Londra: stupida insensibilità del politically correct”) la bimbetta di educazione inglese e cristiana deportata, per decisione burocratica circoscrizionale, presso una famiglia islamica (troppo?) osservante, è stata ora affidata da un giudice alla nonna naturale.

Ovviamente noi non c’entriamo nulla: Politico scherza di felicità per la cinquenne alla quale è stato restituito un tentativo di futuro. La resipiscenza della macchina giudiziaria britannica è stata scatenata dall’inchiesta di The Times, che infatti dà in anteprima la buona novella (Judge rules child must leave Muslim foster home).

Il bello della storia è che, a salvare in un paio di giorni la creaturina dalla disperazione, ci si è messo di buzzo buono un magistrato di religione islamica, Khatun Sapnara, visibilmente scandalizzato nel leggere quanto causato dall’ignavia politically correct del biocrate di turno. A conferma che alla fine ciò che conta, in faccende che coinvolgono il diritto di famiglia e i minori, sono, nel pieno rispetto della legge, buon senso e umana sensibilità.

Non casualmente, nella motivazione del giudice, è scritto che l’interesse della bambina sta nel vivere con un membro della famiglia, in grado di meglio “promuoverne il benessere e soddisfarne le esigenze anche in termini di etnia, cultura e religione”.

A proposito di burocrazia, giudici e biocrati, supponiamo che il fattaccio si fosse svolto in Italia: dopo quanta montagna di articoli, commenti cartacei televisivi e social, dichiarazioni politicamente corrette di destra sinistra centrosinistra centrodestra estreme varie, convocazione delle Camere dalla pausa estiva, appelli e manifesti, camere di consiglio e livelli di giudizio penale civile e amministrativo (vorremo mica fare a meno del Tar?), Corti europee le più varie, perizie e pareri, avremmo avuto la decisione di un giudice? Ovviamene appellata un istante dopo dal biocrate di turno prono all’affermazione del suo potere, invece che alla pietà verso il minore nel frattempo probabilmente giunto in età di voto e patente di guida.

fondazione nenni

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