Sanzioni approvate, Mosca accusa: “Trump umiliato dal Congresso”

 

-di MAGDA LEKIASHVILI-

La legge, che impone le sanzioni economiche contro la Russia è firmata. Il presidente americano Donald Trump ha approvato le ritorsioni economiche e finanziarie nei confronti del Cremlino, dell’Iran e della Corea del Nord. La Russia è stata “punita” per la sua interferenza nelle elezioni presidenziali del 2016, nonché per le violazioni dei diritti umani, l’annessione della Crimea e per le operazioni militari nell’Ucraina orientale. Il disegno di legge è stato ratificato da parte del Congresso la settimana scorsa e rappresenta una mossa contro il presidente Trump per impedirgli di eliminare le sanzioni contro il Cremlino.

Il primo ministro russo Dmitri Medvedev ha reagito violentemente affermando che la firma della legge corrisponde a una ufficiale dichiarazione di guerra commerciale. Inoltre, per Medvedev, l’amministrazione di Trump ha dimostrato la sua totale impotenza, confermando “nel modo più umiliante”, la “cessione” dei poteri dell’esecutivo al Congresso.

Ancora prima che Trump firmasse la legge, Mosca aveva reagito duramente con l’espulsione decisa da Vladimir Putin di 755 diplomatici americani. Il personale dell’ambasciata statunitense a Mosca verrà “tagliato” per ordine del Cremlino: resteranno 455 persone, esattamente lo stesso numero degli impiegati dall’ambasciata russa a Washington.

magdalekiashvili

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