Il ministro degli esteri sbarbatello Sebastian Kurz, forse pensando di essere ancora ai tempi dell’impero austro-ungarico, ha intimato all’Italia di tenere i migranti nelle isole, impedendo il loro accesso alla terraferma. Se l’Italia non si comporterà come lui (l’uomo nuovo della politica austriaca che purtroppo ricorda ben noti uomini vecchi di quel paese) ordina, Vienna chiuderà il Brennero. Ora basta rileggere la storia anche non lontanissima per sapere che i diritti umani non sono stati sempre al centro delle preoccupazioni austriache. Da quelle parti, come è noto hanno avuto una certa dimestichezza con i treni piombati e i campi di concentramento. Una familiarità costruita con una certa disponibilità emotiva e una certa adesione a logiche politiche che hanno prodotto la più grande tragedia della storia europea. Forse Kurz è stato colpito da un attacco di nostalgia. Contemporaneamente, per l’Impero e per l’Anschluss, con tutti i suoi corollari. Sul labbro sbarbato di Kurz quasi sembrano spuntare un paio di baffetti.