Ripristinata la memoria. Oggi è stata scoperta la targa donata dal comune di Civita Castellana che ricorda a Roma sul lungotevere Arnaldo da Brescia il “martire” socialista Giacomo Matteotti. Quella targa era stata oggetto di un atto vandalico: un insulto alla storia nazionale, un atto commesso da persone prive non solo di nome ma anche di dignità. Quella ferita oggi è stata in qualche maniera sanata. Il ricordo di Matteotti, a novantatrè anni dalla sua morte, è tornato ad essere lì, nel luogo in cui fu rapito, nel luogo in cui da un lato terminò la sua vicenda politica terrena e cominciò il suo mito; uscì di scena il combattente per la libertà e fece irruzione l’Eroe. L’iniziativa riparatrice è stata promossa dalle Fondazioni Giacomo Matteotti e Pietro Nenni, dal circolo Saragat Matteotti, dal Municipio II, dalla Uil, dal comune di Civita Castellana e dal comune di Roma. Era presente la sindaca della Capitale ,Virginia Raggi. La Presidenza della Repubblica ha deposto una corona di alloro. Il giornalista e scrittore Italo Arcuri ha letto una poesia da lui composta in onore del martire antifascista, dal titolo “Tempesta”.