La Tv rivela lo “sconto” praticato da Trump sulle sue tasse

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-di DONATELLA LUCENTE-

Ieri sera, Rachel Maddow dell’ emittente televisiva americana Msnbc ha sganciato la bomba dicendo di avere le prime due pagine della dichiarazione dei redditi del 2005 di Donald Trump. Il presidente ha pagato 38 milioni di dollari di tasse su un reddito di 150 milioni di dollari nel 2005, a un’aliquota del 24% di gran lunga inferiore al di sotto del tasso di imposta individuale superiore del 35%. Questi documenti confermano significativamente che lo stratega Trump vuole utilizzare il suo ufficio ovale per tagliare le tasse ai ricchi allineando il suo portafoglio.

Due cose nella vita sono certe: la morte e Donald Trump che non vuole dichiarare le sue tasse. Ma senza le dichiarazioni dei redditi di Trump è impossibile ottenere un quadro preciso delle sue imprese, i suoi legami con la Russia, e i suoi molti conflitti di interesse. Sono queste le risposte di cui si ha bisogno per sapere se sta usando la presidenza per la sua clandestinità fiscale o a spese degli americani.

Dura la reazione della Casa Bianca che è stata ovviamente contraddittoria cercando di alleggerire l’attenzione sulla questione e dichiarando che quelle due scarne cifre sul reddito e sulle tasse pagate da Trump risalgono a dodici anni fa. D’altro lato nello stesso comunicato stampa viene condannato come illegittimo la pubblicazione stessa. In risposta l’emittente televisiva reagisce incalzando il presidente con nuovi interrogativi: non è sufficiente sapere quanto guadagna il presidente Trump o quanto abbia pagato di tasse, ma tutti i cittadini vogliono conoscere le fonti dei suoi redditi, per scoprire eventuali conflitti d’interessi, per esempio i debiti contratti con banche cinesi o tedesche, gli eventuali affari in Russia.

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