La Roma onirica di Grillo (che vive a Genova)

Roma: Grillo sul blog, ecco i 43 successi di Raggi

Beppe Grillo, rivestendo di nuovo i panni del comico, ha elencato sul suo blog i quarantatré successi della sindaca Raggi. Ha inserito pure le 15 tonnellate di fieno inviate ad Accumoli che forse, per una questione di stile (qualità pubblica che non sembra appartenere al fondatore del Movimento 5 stelle) avrebbe fatto meglio a non inserire visto che alla gara di solidarietà quasi tutti in Italia hanno partecipato e, soprattutto, i cittadini di Roma più vicini ai luoghi colpiti dal terremoto. La solidarietà pelosa è peggiore della mancanza di spirito solidale. Grillo fornisce con il suo elenco un quadro straordinariamente idilliaco della condizione della capitale, più o meno quello illustrato da Luigi Di Maio in una trasmissione de “La7”.

Il partito pentastellato è impegnato da un lato a far quadrato intorno alla Raggi, dall’altro ad “avvertire” i giornalisti che darà corso a quelle querele che sino a qualche tempo fa considerava uno strumento tipico dei potenti e che pertanto loro, che sono “diversi” dai vecchi politici, non avrebbero mai usato. Di Maio ha anche sollecitato a un paio di giornalisti le scuse per aver “offeso” la sindaca. Che strano perché lui e il suo partito non hanno mai offerto le scuse per i numerosi insulti rivolti dal “garante” un po’ a tutto l’orbe terracqueo. Forse era distratto.

Ma fino a quando si resta sul generico, va tutto bene. Il guaio è che il comico nel suo blog vuole entrare nel dettaglio descrivendo così una Roma che esiste solo per lui che infatti vive a Genova. La tassa sui rifiuti diminuita dell’1,5, 2 per cento? Lo vedremo quando arriveranno le prossime bollette (se non lo sapesse, nella Capitale si onorano a fine novembre e a fine maggio). Ma una cosa è certa: considerato che i romani sono quelli che pagano la Tari (e l’addizionale) più alta d’Italia, faranno fatica ad accorgersene. I soldi per i bus e il potenziamento del famigerato Tpl (trasporto pubblico locale), cioè della rete che serve le zone periferiche? Lo invitiamo a venire con noi e ad attendere, ad esempio, un 767 nelle ore serali e poi ne riparliamo. Le strade pulite? Forse intorno all’Hotel Forum (e nemmeno sempre). Ma se vuole gli organizziamo un tour turistico per prendere visione di persona dell’efficacia del “piano strade pulite” e caditoie efficienti (semmai lo organizziamo dopo non proprio una bomba d’acqua perché per una prova pratica basta un robusto acquazzone). Gli segnaliamo che da tempo i marciapiedi di Roma, soprattutto nelle periferie, non vengono toccati da un robusto colpo di ramazza d’ordinanza, cioè di saggina. Le cartacce (che vengono normalmente moltiplicate quando i camion dell’Ama svuotano i cassonetti) riposano in pace un po’ ovunque, soprattutto nelle “zone verdi”, quelle che dovrebbero essere più incontaminate.

La riparazione di quattrocento buche? Questa è proprio una bellissima battuta, la migliore perché significa che l’amministrazione ha sistemato al massimo un chilometro di strada (e che Grillo non sa di cosa parla); le buche a Roma si contano a centinaia di migliaia (per non parlare del pavé perennemente sconnesso e pericoloso, delle radici dei pini che deformano pericolosamente i manti stradali, delle lastre di basalto dei marciapiedi che si muovono dall’epoca di Giulio Cesare, delle fioriere trasformate in cestini dei rifiuti perché nel frattempo le piante si sono seccate, dell’erba degli spartitraffico da secoli al riparo dalle crudeltà di una falce). Già è avvilente avere un sindaco che più che alla popolazione romana, risponde a un comico che vive a Genova e a un ragazzo che lavora a Milano, ma almeno ci vengano risparmiati questi ridicoli interventi, lontanissimi dalla realtà che i cittadini  romani affrontano quotidianamente.

 

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