-di GIANNA GRANATI-
Hanno ucciso Matteotti ancora una volta!
Mani ignote si sono accanite contro la lapide posta al monumento sul Lungotevere a Roma in occasione dell’ottantesimo anniversario della morte del martire socialista.
La lapide è stata frantumata in tanti pezzi lasciati in terra per sfregio e tutto questo è avvenuto nel cuore di Roma, di fronte al Ministero della Marina, in una strada di grande traffico. Nessuno, ovviamente, ha visto nulla.
Mi chiedo: è mai possibile che possa esserci qualcuno talmente ottenebrato dall’odio e, permettetemi di dirlo, dalla stupidità da non rendersi conto che l’oltraggio non colpisce tanto Giacomo Matteotti, splendida figura di italiano, di democratico, di socialista quanto tutta la comunità civile che al sacrificio di Matteotti deve inchinarsi reverente perché la sua morte tragica è stata forse il primo atto di resistenza alla dittatura fascista?
Spero che la classe politica italiana che all’impegno sociale, civile di Matteotti dovrebbe ispirarsi intervenga per esaltare la memoria di Matteotti e ripristinare al più presto il monumento.