Dalla lettura dei giornali e dei siti, riemerge dopo molti anni una qualifica politica: “lombardiani”. Siamo evidentemente in presenza di un uso inappropriato dell’aggettivo qualificativo di una posizione politica, risultato di una notevole carenza di memoria storica e conoscenza. Gli attuali “lombardiani” sarebbero nell’Italia 2.0 i sostenitori della parlamentare pentastellata Roberta Lombardi. Certo, non è colpa della signora ma il suo cognome evoca un altro personaggio, anzi, ben altro personaggio: Riccardo Lombardi. Quel che rappresenterà nella storia di questo Paese la parlamentare pentastellata lo capiremo fra qualche anno o qualche decennio o forse non lo capiremo mai. Ma quel che ha rappresentato Riccardo Lombardi per l’Italia a cominciare dalla Resistenza passando per la redazione della Costituzione per giungere alla realizzazione di alcune grandi riforme come la nazionalizzazione dell’energia elettrica, lo sanno (o dovrebbero sapere) anche le pietre. Un invito, pertanto: definite in altro modo i fans della signora lasciando il monopolio della qualifica a coloro che del vecchio Riccardo sono stati seguaci, sostenitori, estimatori e adoratori. Perché, con tutto il rispetto, è come confondere il grano col loglio.
