Avevam la legge elettorale più bella del mondo…

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-di RAFFAELE TEDESCO-

Era la legge migliore del mondo! Quale? Ma il Mattarellum, ovvio. Solo che noi non lo sapevamo, perché qualcuno ci aveva detto che la migliore di tutte, quella che ci invidiava mezzo mondo, anzi il mondo intero, compresa qualche sperduto anfratto celeste, era, niente poco di meno che, l’Italicum.

Veniva venduto in combinato disposto con una riforma costituzionale. Non ne faceva parte, certo, ma quasi ne rappresentava l’eminenza grigia.

La legge elettorale è stata bocciata. E di brutto, anche. L’Italicum, forse per non essere da meno, attende una sorte probabilmente simile presso quella cosa brutta che è la Corte Costituzionale. La quale, delle volte, ti fa ricordare anche quello che dimentichi. Ovvero, di
fare bene il lavoro di legislatore.

Ed allora, come al gioco dell’oca, perdi tutto e, come niente fosse, riparti dal via. E chi se ne frega se c’è qualche contraddizione (tua), accompagnata da un certo spaesamento (degli altri).

Perché, tutto sto casino, si poteva anche evitare, a cominciare da Calderoli, che non si fa mai le porcate sue. A finire a Renzi, che post referendum, si ricorda che il suo grillo parlante Giachetti, la parola Mattarellum, gliela aveva già sussurrata all’orecchio qualche tempo fa. Era diventato anche “capriccioso”, perché nessuno lo prendeva sul serio. E oggi si sfoga con Speranza, reo, secondo lui, di aver fatto come la canna al vento, anche quando la legge sulla legalizzazione della cannabis ancora giace morta in parlamento. E di essere il culo del bronzo di Riace. Ma i bronzi, come si sa, sono due; e uno, pare, abbia fatto mettere la fiducia all’altro sull’Italicum, ora sotto processo.

Certo, solo l’ambasciator non pota pena, e per far digerire la giravolta anche a Berlusconi, non si può sperare che basti solo il 25% di proporzionale. Ce ne vorrebbe di più. Quasi da fare pari e patta con l’uninominale. E’ una questione di “parità”, di eguaglianza, mica di convenienza. Tanto, se i collegi diventano enormi distese di territorio, dove i comizi li fai con l’eco che attraversa le valli, non c’è problema. Perché, paghiamo il canone Rai, e possiamo usufruire dei servizi di ricerca di “Chi la visto”, per trovare i nostri rappresentanti.

Poi, il Mattarellum ha fatto miracoli, mica come il Porcellum, che s’è fatto schifare pure da suo papà. Col Mattarellum è stato eletto Di Pietro al Mugello. OH! Dico, Di Pietro eletto come il cavallo di Caligola! E’ davvero un sistema a prova di bomba!

E dopo aver incoronato Napolitano come re, pro tempore, d’Italia, non faremo sentire da meno Mattarella. Il quale avrà il potere costituzionale di nomina del Presidente del Consiglio, e la soddisfazione di vedere eleggere i deputati con una legge che porta il
suo nome. Meraviglie post referendarie!

Insomma, aspettiamo il Mattarellum alla prova dei fatti.

Ma lo abbiamo già provato! Sì, ma lo cambiamo un pochino, e vediamo che effetto fa alla luce.

E nel mentre, potrebbero sbagliare a scrivere la legge, dimenticandosi la quota proporzionale o stringendo i collegi. E, per magia, si potrebbe materializzare un vero, sano e chiaro UNINOMINALE…

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