Un tweet e una domanda a Bechis e Grillo

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Il nostro Blog ha pubblicato a firma della nostra Valentina Bombardieri una civilissima riflessione sulla libertà di espressione e sulla licenza di offendere, diffamare, minacciare. Lo spunto alla collega lo aveva fornito un intervento di Franco Bechis in difesa dell’ormai famosa Beatrice di Maio querelata dal sottosegretario Luca Lotti. Bechis sosteneva che la sedicente signora in questione non meritava quell’intervento giudiziar-censorio in quanto i suoi tweet erano a contenuto satirico. Una tesi condivisa da Beppe Grillo che ha provveduto a riprendere l’articolo sul suo blog. Qualche ora dopo la pubblicazione della nostra riflessione, Valentina Bombardieri ha ricevuto questo simpatico tweet a firma di Albert di Maio (toh, un altro!). Abbiamo deciso di pubblicarlo un po’ per sottolineare il degrado di un certo tipo di dibattito politico all’interno o all’esterno di un determinato milieu (l’autore, evidentemente, non è in grado di capire che il suo approccio al confronto non è molto dissimile da quello che usavano i “mazzieri” di Mussolini, ma tant’è), e un po’ per porre tanto a Bechis quanto a Grillo che ha condiviso la tesi del vice-direttore di “Libero”, se bisogna considerare satirico anche il contenuto di questo tweet. Siamo convinti che Grillo non ci risponderà, ma siamo altrettanto fiduciosi che una risposta pubblica possa arrivare da Bechis, persona che riteniamo intellettualmente onesta.

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