Renzi e quei pericolosi riferimenti storici

maggioranza-silenziosa-e1463680571969

I giovani hanno il vento dell’entusiasmo nelle vele ma gli anziani hanno memoria storica. Matteo Renzi dall’alto della sua età vuole rottamare insieme a Maria Elena Boschi tutti coloro che “ci hanno rubato il futuro” (parole della ministra). Nel frattempo, il presidente del Consiglio ha indirettamente evocato protagonisti non rimpianti della politica italiana degli inizi degli anni Settanta, gente dalle idee non propriamente innovatrici. Ha detto il premier a proposito del referendum: “La maggioranza silenziosa degli italiani sta con noi”. Riepilogando. La “maggioranza silenziosa” nasce come movimento politico a Milano nel 1971 ad opera di due democristiani (Massimo De Carolis e Adamo Degli Occhi transitato poi nelle file del Movimento Sociale Italiano) e un missino dichiarato (Luciano Buonocore). Puntavano a raccattare (e in una certa misura ci riuscirono pure) tutti quei “benpensanti” impauriti dalle lotte studentesche del 1968 e da quelle operaie dell’Autunno Caldo (1969). Insomma, un movimento chiaramente di destra, che non puntava a rottamare ma, al contrario, a restaurare. Se così stanno le cose, allora si potrebbe confezionare un facile sillogismo: la maggioranza silenziosa era restauratrice, Renzi evoca la maggioranza silenziosa, ergo Renzi è un restauratore.

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

Rispondi