Una mostra tra passione e impegno politico

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-di SANDRO ROAZZI-

Nenni padre della Repubblica, sulle pareti della Biblioteca del Senato scorrono con ordine e fantasia su pannelli le testimonianze visive di una vita straordinaria quale è stata quella del politico e statista socialista, come se si fosse al cospetto di una galleria di affreschi che tante volte abbiamo ammirato in splendidi cenacoli medievali.

Una grande storia, di libertà e di costruzione della democrazia repubblicana di un formidabile protagonista che in modo rigoroso e creativo riemerge da foto, testi, giornali, lettere e documenti. Ad inaugurare questa mostra voluta e realizzata dalla Fondazione Nenni, un viaggio nella memoria che restituisce però  la passione politica del protagonista Nenni.

Stamane erano presenti nella sala della biblioteca esponenti del mondo politico, sindacale e della cultura. Giorgio Benvenuto Presidente della Fondazione ha ricordato l’impegno che ha permesso la realizzazione della mostra con un lavoro di ricerca e di proposta espressiva assai apprezzato dai presenti. Nel suo intervento di saluto la Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli ha sostenuto come sia stato forte il legame fra Pietro Nenni e l’idea repubblicana. Una adesione ideale che ha segnato la vita politica ed il suo cammino personale fin dalla giovinezza la Senatrice Fedeli ha espresso l’apprezzamento per l’iniziativa anche a nome della Presidenza del Senato.

Ma Nenni è  stato anche uno statista attento al ruolo delle Istituzioni, come ha ricordato il Senatore Cesare Salvi, quando ha voluto nel Governo Parri assumere l’incarico di Ministro per la Costituente circondandosi di figure di grande spessore come il giovane Massimo Severo Giannini al fine di mettere gli italiani in condizione di comprendere bene quel fondamentale passaggio della vita collettiva. Nenni politico ed esule, “latitante” e combattente per la libertà ma anche un uomo legato alle sue radici, alla sua città natale, Faenza, come ha sottolineato anche a nome della Amministrazione faentina il Sen. Stefano Collina che ha ricordato l’attaccamento della città a Nenni, una città che è espressione positiva di una presenza di diverse culture che hanno espresso figure di rilievo come, appunto Nenni, e Benigno Zaccagnini.

Ed un Nenni che è stato “doppiamente” padre della Repubblica, come ha ricordato Carmelo Barbagallo Segretario generale della Uil con le battaglie condotte con grande abnegazione ma anche con l’intuizione politica di coinvolgere le donne, il cui voto sarà determinante, nella competizione vittoriosa per far diventare l’Italia una repubblica democratica. Barbagallo si è  poi soffermato sul prossimo referendum costituzionale, per il quale la Uil si sta adoperando in una azione conoscitiva sui temi referendari in modo da mettere in condizione lavoratrici e lavoratori di poter scegliere a ragion veduta, proprio come si sforzò  di fare Nenni settanta anni fa.

Ma c’è anche il Nenni marito, padre, nonno affettuoso, con nell’animo il dolore della figlia perduta nel lager nazista e con un attaccamento verso la famiglia che ha alimentato un profondo legame di amore e di affetto di cui hanno dato una bella testimonianza le parole della nipote, Maria Vittoria Tomassi. Attaccamento alla famiglia che Giorgio Benvenuto ha messo in evidenza accennando alle pagine degli ultimi diari di Nenni nelle quali questo valore emerge in continuazione. E la nipote di Nenni ha fatto un importante annuncio: i diari di Nenni sono donati dalla famiglia al Senato perché possano essere disponibili in visione a tutti coloro che vorranno leggere quelle pagine nelle quali scorre tanta storia del nostro Paese e tante passioni civili, politiche ed umane che sono state al centro della vita di questo grande Padre della Repubblica e di coloro che si sono misurati con gli eventi che li hanno visti protagonisti.

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

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