Addio a Dario Fo. Un lungo “ciao” urlato al cielo

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-di VALENTINA BOMBARDIERI-

“Se mi dovesse capitare qualcosa, dite che ho fatto di tutto per campare”, parole che oggi suonano come un addio. È morto Dario Fo, all’età di 90 anni, salutando la vita con la stessa carica con cui l’ha vissuta. Nel giorno in cui si assegna il premio Nobel per la letteratura ci lascia l’ultimo italiano che nel 1997 ha vinto questo premio.

La sua opera più celebre è ‘Mistero Buffo‘, portata in scena per la prima volta nel 1969, nella quale Fo recitava in grammelot (lingua onomatopeica che riproduce solo il suono delle parole con intenti parodici).

Immediato il cordoglio da parte del mondo politico. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi scrive, in una nota: “Con Dario Fo l’Italia perde uno dei grandi protagonisti del teatro, della cultura, della vita civile del nostro paese. La sua satira, la ricerca, il lavoro sulla scena, la sua poliedrica attività artistica restano l’eredità di un grande italiano nel mondo. Ai suoi familiari il cordoglio mio personale e del governo italiano”.

Il Movimento 5 Stelle, a cui si era unito nel 2013, lo ricorda con un post dal titolo “Il Movimento 5 Stelle piange Dario Fo”. “Oggi se ne è andato Dario Fo. Lo ricordiamo con il suo intervento dal palco di piazza Duomo il 19 febbraio 2013, quando ci disse con la sua potente voce: ‘Fatelo voi!’. Sarai sempre con noi Dario”, queste le parole di Beppe Grillo.

Il saluto di Roberto Saviano è carico di commozione: “Non c’è intellettuale, poeta, scrittore, drammaturgo, attore cui io sia più legato che a Dario Fo. E gli sono debitore per l’appoggio e la protezione. Dario Fo e Franca Rame non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno e la loro vicinanza. Mi sono stati incondizionatamente vicini. Amici veri… Il dolore che provo ora è grande e smisurata è la riconoscenza verso un genio vero, non solo del teatro e della letteratura, ma soprattutto della vita”.

Un uomo poliedrico, re del teatro, scrittore di oltre cento commedie dove ha ridisegnato la comicità, autore di racconti biografici e saggi. Attore, scrittore, paroliere, pittore e regista ma anche scenografo e politico. Rideva Dario quando gli si ricordava quante cose aveva fatto in una vita, rideva e diceva “Con Franca abbiamo vissuto tre volte più degli altri”.

La sua metà Franca Rame morì tre anni fa. E Dario Fo la salutò proprio come noi vogliamo salutare lui oggi: “C’è una regola antica nel teatro. Quando hai concluso non c’è bisogno che tu dica altra parola. Saluta e pensa che quella gente, se tu l’hai accontentata nei sentimenti e nel pensiero ti sarà riconoscente” e un lungo “ciao” urlato al cielo.

 

 

 

 

Valentina Bombardieri

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