Economia e immigrazione: eurofiasco a Bratislava

bratislava

-di ANTONIO MAGLIE-

Nel giorno in cui scompare un europeista convinto, Carlo Azeglio Ciampi, l’Europa dei vertici inconcludenti celebra la sua impotenza. Difficile riuscire a capire cosa sia l’Unione e probabilmente questa volta Matteo Renzi ha ragione a piantare in asso Francois Hollande, un leader ormai senza un popolo alle spalle visto che tutti i sondaggi dicono che all’Eliseo i francesi non ce lo vogliono nemmeno in fotografia, e Angela Merkel che, a sua volta, ha la testa alle prossime elezioni e non sa ancora se può ancora scommettere su se stessa o hanno già cominciato nel suo partito a scommettere su altri mentre i tedeschi hanno già da tempo massicciamente dirottato le puntate su Frauke Petry e il suo partito xenofobo. 

A vedere le immagini di Bratislava non si può fare a meno di pensare che i britannici abbiano fatto bene: hanno abbandonato una barca in cui ogni remo è agitato in un verso diverso rispetto a tutti gli altri: c’è chi va avanti, chi indietro, chi a sinistra, chi a destra e chi preferisce ruotare su se stesso. Hollande e Merkel hanno tenuto la loro conferenza stampa mentre Renzi ha preferito disertarla e tenerne una individuale non avendo ottenuto il salto di qualità annunciato sul tema del governo dell’immigrazione e su quello dell’economia.

Il fallimento delle ricette economiche volute dalla Germania (apertamente accusata da a Renzi di violare le regole europee in materia di surplus commerciale, una violazione di fronte alla quale Bruxelles si è sempre voltata dall’altra parte per non infastidire troppo il potente stato membro) è sotto gli occhi di tutti. Così come è ormai evidente che a Berlino a proposito di immigrazione interessava solo la costosa blindatura della rotta balcanica, per ottenerla la Merkel si è fattivamente adoperata per un accordo con il capo di uno Stato che è ormai quasi impossibile definire democratico secondo gli standard dell’Unione e della civiltà politica occidentale. 

Il resto, che se la sbrighino quelli che devono controllare una scomoda frontiera liquida e cioè Grecia e Italia. Nessuna politica espansiva a livello economico; di quote per gli immigrati non se ne parla e per quanto riguarda gli accordi con i paesi africani (sul modello di quello realizzato con la Turchia) Renzi è stato costretto ad annunciare che se non si muoverà l’Europa, si muoverà l’Italia da sola. La foto di Ventotene è stata strappata e il futuro è nerissimo. Il prossimo incontro con Merkel e Hollande forse bisognerà farlo al Cara di Foggia, semmai nella stagione del raccolto dei pomodori.

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

Rispondi