-di ILARIA COLETTI-
Il 17 luglio 1936 il generale Francisco Franco, in seguito alla vittoria alle elezioni del Fronte popolare, guida una sollevazione militare contro il governo provocando una serie di scontri violenti in varie città della Spagna. La guerra civile si protrarrà per tre lunghi anni, anni che vedranno la perdita di centinaia di migliaia di vite umane.
Oggi nell’80° anniversario di quella triste pagina di storia, ci piace ricordare la bellissima mostra-documentaria Spagna 1936-1939. Volontari italiani in difesa della Repubblica curata per la Fondazione Pietro Nenni da Gianna Granati e svoltasi presso l’Archivio di Stato di Rovigo dal 30 novembre al 12 dicembre 2009. Essa ci ha permesso di scoprire una parte poco nota ma essenziale della storia italiana, ossia il fatto che nonostante non fosse una “nostra” guerra, vi parteciparono e soprattutto vi morirono migliaia di volontari italiani, pronti a sacrificarsi in nome di un valore altamente importante, la Repubblica. Come recitava il motto coniato da Carlo Rosselli, importante antifascista italiano attivo nella guerra civile spagnola, Oggi in Spagna, domani in Italia.
L’allestimento della mostra è stato possibile grazie ai documenti conservati presso la Fondazione Nenni e l’Archivio Centrale dello Stato. Ci si è serviti di opuscoli, lettere, volantini recuperati da Nenni durante le sue peregrinazioni come esule e come Commissario delle Brigate Internazionali; ma anche di relazioni dell’Ovra redatte da spie infiltrate tra le file degli antifascisti spagnoli. Quest’ultime forniscono una testimonianza storica unica in quanto, senza volerlo, mettono in luce i valori per i quali si sacrificarono tanti giovani.
La mostra era costituita da 32 pannelli ed era divisa in tali sezioni: La Spagna prima della Guerra Civile, La spedizione militare e la reazione popolare in difesa della Repubblica, L’intervento militare italiano al fianco di Franco, L’impegno degli antifascisti italiani, La Brigata Garibaldi, La solidarietà con i combattenti antifascisti, Gli scontri tra anarchici e comunisti, Le battaglie, Morti e feriti italiani nelle file repubblicane (documenti della polizia politica fascista). Questi stessi documenti erano riprodotti nel catalogo e nel DVD preparati appositamente per questo straordinario evento.
All’inaugurazione presenziarono Giuseppe Tamburrano e Gianna Granati, curatrice della mostra. Ricordiamo inoltre che durante quella giornata ci furono gli interventi di Luigi Fugaroli, ricercatore specializzato sulla guerra civile spagnola, di Vittorio Tomasin che presentò il suo lavoro sulla partecipazione polesana alla guerra e la proiezione del filmato Terra e libertà di Ken Loach.