-di ANTONIO TEDESCO-
Mentre leggiamo i giornali ci coglie una tristezza infinita. Un bilancio drammatico, ancora parziale ma funesto: 23 morti e decine di feriti, uno dei peggiori incidenti ferroviari degli ultimi cinquant’anni in Italia. È difficile trovare le parole e analizzare lucidamente una tragedia di queste dimensioni, l’ennesima per il nostro Paese.
Ha ragione Pino Aprile(l’autore di “Terroni”), quando dice che mentre al Nord si costruisce la costosissima, e forse poco utile, TAV Torino-Lione, il Sud viaggia a binario unico.
Da anni la Puglia è la meta estiva preferita dagli italiani e da milioni di stranieri ma sconta gravi problemi infrastrutturali, come del resto tutte le regioni del Sud Italia. Scarsi sono gli interventi pubblici e poca è l’attenzione della classe dirigente e della politica locale, spesso di scarsa qualità, sempre meno efficace ed efficiente.
Una tragedia, quella di Corato, che ha spezzato la vita a tanti, troppi, studenti e lavoratori pendolari che deve accendere i riflettori sullo stato di arretratezza delle infrastrutture del Sud, perchè negli ultimi anni ha prevalso la cultura che non bisogna fare investimenti nelle regioni meridionali, perchè “c’è la mafia e i politici che rubano”(mentre nel Nord Italia vige la trasparenza e la legalità).
Questa perversa “cultura” dominante ha prodotto uno scenario da area sottosviluppata; nel nostro Mezzogiorno ci sono ancora alcune tratte ferroviarie non elettrificate e delle aree completamente isolate(a Matera non arriva il treno ad esempio).
Nei prossimi giorni sicuramente ci sarà la caccia al colpevole: errore umano, oppure colpa dell’azienda che gestisce la tratta ferroviaria. Si apriranno commissioni e si accerteranno responsabilità e carenze. Un copione già visto.
L’auspicio è che si apra una seria discussione sulla condizione di arretratezza del Sud, costantemente penalizzato da politiche “nordcentriche”. Ci aspettiamo un cambio di rotta, un attenzione maggiore alle difficoltà delle Regioni meridionali, anche nel trasporto ferroviario e aereo. Secondo alcuni dati (citati da Pino Aprile e da altri giornalisti) su 4.560 milioni per le ferrovie negli ultimi anni i governi ne hanno destinati solo 60 per il Sud.
Povera Puglia, povero Mezzogiorno d’Italia.
Povera Italia.Se tutti facessero il proprio dovere il Paese si troverebbe in altre condizioni.Siamo capaci solo di lamentarsi quando il latte e versato.Poi si dimentica e si continua come sempre.