Nella campagna elettorale romana dove sembra che tutto sia permesso (insulti all’avversario, slogan, fotoshop estremi, ardite promesse elettorali, stravolgimenti del bon ton istituzionale), tutti i limiti sono stati travolti in una sconsiderata corsa verso il peggio.
In una città come Roma dove spesso la realtà supera la fantasia, riesce complicato distinguere tra notizia e pettegolezzo. L’ultima che rimbalza nelle strade capitoline battute da un violento scirocco, racconta, insinuante, di uno strano “coro” telefonico. “Ciao mi chiamo Maria Elena. Io e Roberto chiamiamo dal comitato Giachetti”. La ministra e il candidato: se fosse vero, un ottimo titolo per un film (chiamare Veltroni per provvedere). Perché l’ultima sarebbe proprio questa: la sorridente ministra “costituzionalista” Maria Elena Boschi si sarebbe prodigata in queste ultime ore di campagna elettorale a telefonare a coloro che non hanno votato Giachetti al primo turno invitandoli a ripensarci. “Un pugno di persone”, in fondo, come dice Giachetti. Un pugno delle dimensioni di quello di Mike Tyson visto che la Raggi parte dal 35% e lui è a dieci punti di distanza, non proprio pochissimi.
Ammesso che sia vero, forse siamo in presenza di un semplice allenamento: saranno probabilmente sempre loro a rispondere al centralino dello “06-zero buche”, già intasato non essendo notoriamente le strade della Capitale dei tavoli da biliardo. Siamo convinti che si tratti di maldicenza, ma se non lo fosse, allora vuol dire che nella sede del “comitato Giachetti” almeno uno festeggerà: il gestore telefonico a cui a colpi di chiamate hanno riassettato il bilancio.