L’Alfio contra legem

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Il transumante Alfio Marchini, nel suo trasferimento da Palazzinaro rosso per origini familiari, a palazzinaro di diverso (ancorché imprecisato) colore, ha annunciato che, pur in presenza di una legge, non celebrerà unioni gay. Una sortita luminosa da parte di un candidato civico che si presenta al pubblico degli elettori romani annunciando una violazione delle regole dello Stato. Dura lex sed lex, si è sempre detto nelle aule di giurisprudenza evidentemente non frequentate da Alfio-Beautiful. Ma per il candidato che si sente libero di radere al suolo i campi nomadi e dai partiti pur appoggiandosi alla claudicante stampella berlusconiana, tutto è possibile, anche un sindaco che viola la legge. In fondo a Roma ne hanno avuto già uno che parcheggiava la Panda Rossa in divieto di sosta.

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