Mi sono sempre chiesto, in occasione di sbarchi di disperati, che fine fanno barconi e scafisti. Mi è sembrato impossibile che vengano lasciati liberi di tornare indietro per organizzare altre traversate verso l’Italia.
Questa mattina, leggendo i giornali apprendo che è proprio così. Fiorenza Sarzanini, sul Corriere di oggi, 22 aprile, scrive: Tra il 1° gennaio 2014 e il 15 febbraio 2015 ci sono stati 1161 eventi di “immigrazione illegale” ma soltanto “109 imbarcazioni sono state sequestrate e 150 affondate” , e questo contro una norma esplicita che prevede “l’immersione delle imbarcazioni…utilizzate per il trasporto dei migranti”.
Insomma dal 1° gennaio 2014 a fronte di 1161 immigrazioni le imbarcazioni sequestrate sono state 109 e quelle affondata 150: cioè 259 su 1161: quasi 1000 imbarcazioni, scaricati i profughi, sono tornate indietro a fare altri carichi.
Tutto ciò è incredibile. Ma la sorte degli scafisti è anche più incredibile: quasi tutti affiliati a organizzazioni terroristiche restano in Italia e si tengono in contatto con l’organizzazione criminale di appartenenza, altri se ne tornano indietro per organizzare altri viaggi.
Se a norma di legge le imbarcazioni possono essere distrutte perché non si procede? E gli scafisti, che sono delinquenti tutti, perché non vengono neutralizzati? (conservando e rafforzando Triton e Mare nostrum).
Renzi, Mogherini che fate? Ci sono norme europee che vietano di fare ciò che è sacrosanto? Non credo, ma se “si”, chi se ne frega!
L’articolo di Tamburrano è di una chiarezza estrema, Si rimane sconcertati da così tanta inadeguatezza da parte dei governi che si sono succeduti non ultimo quello di Renzi.