Dove sia nessun lo sa. Scusatemi se batto sempre sullo stesso chiodo: mi riferisco alla sinistra. Essa è un’idea millenaria: che il mondo può essere cambiato – può e quindi deve – per diventare più giusto, più libero, più vivibile per tutti.
E’ un processo incessante: è la storia, è la lotta degli esseri umani per cambiare in meglio. Gramsci giovane scrisse: “Non saremo mai conservatori, nemmeno nel socialismo realizzato”.
La sinistra è morta quando sembrò che stesse realizzando i suoi obbiettivi con la rivoluzione sovietica, con la costruzione di una società a cui mancava totalmente la libertà e che tradiva Marx il quale aveva definito il socialismo come una società nella quale la libertà di ciascuno è la condizione per la libertà di tutti (quante volte ho citato questo brano?!).
Con il crollo del comunismo e poi con la crisi del capitalismo globalizzato sarebbe stato possibile intraprendere un nuovo cammino. Ma le cose cambiano con l’opera degli uomini: e gli uomini “di sinistra” non furono all’altezza del loro compito.
Pensate al nostro Paese! Se Occhetto avesse invitato Craxi a rompere con la DC per unirsi al PCI in un nuovo partito e Craxi avesse – e avrebbe! – accettato. Quali nuovi orizzonti storici si sarebbero schiusi alla vita politica.
In realtà nessun partito socialista colse l’occasione per una grande rivincita. Forse, e in parte, solo Mitterrand. Certo non l’Italia che avrebbe potuto essere il paese-laboratorio per il processo di rigenerazione unitaria.
La crisi del capitalismo globalizzato è stata la conferma delle analisi di Marx e l’occasione storica per riprendere la battaglia: ma, ancora una volta, la “sinistra” è stata inerte o impegnata ad aiutare grandi banche e grandi industrie a venire fuori dalla crisi.
Oggi nel mondo vi è un’idea potente che recluta militanti disposti a dare la vita per distruggere l’Occidente cristiano guadagnandosi le delizie del paradiso di Allah. E noi che cosa facciamo? Di fatto subiamo questa crociata: quousque tantum?
L’ha ribloggato su Aliundee ha commentato:
“La sinistra è morta quando sembrò che stesse realizzando i suoi obbiettivi con la rivoluzione sovietica, con la costruzione di una società a cui mancava totalmente la libertà e che tradiva Marx il quale aveva definito il socialismo come una società nella quale la libertà di ciascuno è la condizione per la libertà di tutti (quante volte ho citato questo brano?!).”
L’ha ribloggato su Sinistra Newse ha commentato:
#Sinistra
Dove sia nessun lo sa. Essa è un’idea millenaria: che il mondo può essere cambiato – può e quindi deve – per diventare più giusto, più libero, più vivibile per tutti.