-GIUSEPPE TAMBURRANO-
Cinquestelle è contraria, la Lega è contraria, il 30 per cento degli elettori non si esprimerà. Fate la somma e alle elezioni europee i suffragi favorevoli saranno minoranza. Le elezioni saranno comunque valide perchè le astensioni non contano. Ma politicamente il voto sarà significativo, sintomo eloquente della disaffezione degli italiani, una volta i più europeisti. Comunque tutto proseguirà per il solito tran-tran.
Io sarò tra gli astenuti e spiego le mie ragioni che sono – credo – al fondo dello scetticismo e dell’ostilità della maggioranza.
Mi soffermo su una che è forse la principale: il problema degli immigrati. Noi li accogliamo cercando di operare per il meglio – e ci mancherebbe che così non fosse! -: ma alcuni muoiono in mare e la grande maggioranza vorrebbe andare in altri paesi: Francia, Germania, ecc. Certamente l’Italia non può offrire loro i biglietti del viaggio, anche perchè i paesi di destinazione respingerebbero queste persone.
Dunque, il fardello dell’accoglienza, sempre più pesante, resterà sulle nostre spalle?
Renzi è un leader decisionista e un europeista convinto. Ma su questo terreno non ha preso alcuna iniziativa. Ad un’Europa che ci bacchetta sul deficit e sul debito (e ha ragione) presentiamo anche il nostro cahier de doléances: la richiesta ai partners europei di impegnarsi per risolvere il problema dell’immigrazione. Come?
Non sono un esperto, ma immagino che una nuova trattativa con la Libia e con gli altri paesi di partenza sia necessaria. Non è pensabile che se si impegna tutta l’Europa non si possano creare in quei paesi le strutture dell’accoglienza ed eventualmente del respingimento. Oppure non potrebbero i paesi europei impiegare loro navi per monitorare le spiagge di partenza? E’ escluso che si creino strutture capaci di selezionare gli immigrati in base sia al loro status (rifugiati, ecc.) e sia alla destinazione scelta provvedendo così a risolvere i singoli casi?
Forse le mie proposte sono difficili da realizzare. Ma se la maggioranza degli italiani si disaffeziona dall’Europa il danno sarà gravissimo.
Non esiste, l’astensione nelle elezioni europee, come in nessun’altra occasione. Io, da socialista nel PD, voto PD per votare PSE. E tra i candidati, non essendo assolutamente renziano, avendo contrastato la sua ascesa ed essendo fortemente contrario alle sue idee in materia istituzionale, elettorale, economica e del lavoro, voto per i candidati che mi garantiscano coerenza di collocazione nel gruppo socialista europeo, nello specifico della Cicoscrizione Centro Roberto Gualtieri e Domenici. Più una giovane marchigiana, che di chiama Bora.
Caro Giuseppe, noi ci conosciamo da tempo, e mentre approvo la tua analisi sulle problematiche attuali dell’Europa ed in ispecie sullo spostamento di immigrati verso lidi europei; con meraviglia dissento dalla tua conclusione, ossia esprimere il dissenso verso l’ignavia europea con l’astensione elettorale. Meraviglia perché hai sempre incitato i Socialisti e le forze democratiche a reagire e combattere ed ora annunci che anziché marciare ritieni più utile battere il passo. No! io non farò ciò che annunci e votando Schultz seguirò le tue precedenti posizioni di lotta e partecipazione. Spero che prima del voto ci ripenserai. Saluti e cordialità.
Vorrei replicare a coloro che mi hanno criticato perchè ho dichiarato che mi asterrò alle elezioni europee.
1) Nessuno ha contestato le ragioni della mia astensione che è una legittima facoltà elettorale che esprime la mia protesta contro il disinteresse dell’Europa per il problema dell’immigrazione clandestina (addirittura siamo stati bacchettati!).
2) Vorrei votare per il compagno Schulz ma il mio voto in realtà andrebbe al PD che si presenta usurpando una parola per noi sacra: “socialismo”.