Il Tamburranum

legge_elettorale

-GIUSEPPE TAMBURRANO-

Mi sono laureato in giurisprudenza con 110 e lode, sono stato consigliere parlamentare, ho insegnato storia dei partiti all’Università, ho scritto articoli e libri di politologia: ci dovrei capire qualcosa in materia elettorale. E invece…forse sono diventato un po’ rinco, ma non ci capisco niente nel “dibattito” attuale.

Per non farla lunga mi spiego con un esempio. La IV Repubblica francese era simile alla I Repubblica. Scoppiata la crisi algerina la Repubblica stava per essere travolta dai generali. Ma in un paese chiamato Colombay les deux Eglises vi era un generale che tanto aveva dato nella lotta contro il nazismo ed era considerato un salvatore della Patria in esilio.

La crisi algerina con la minaccia del colpo di stato dei generali riaprì le stanze del potere a De Gaulle (1958) il quale si adoperò subito per cambiare la legge elettorale introducendo al posto del proporzionale il doppio turno (sistema tratto dai lavori del grande politologo di sinistra Duverger: difficile a De Gaulle in quel panorama dire: “Duverger chi?”).

Il sistema che ha in seguito subito qualche modesto cambiamento funziona cosi: il territorio è diviso in collegi uninominali con due o più candidati. Quello che prende la maggioranza assoluta dei voti è eletto. Altrimenti si fa un secondo turno anche con candidati diversi grazie agli accordi di desistenza ed è eletto il più votato (successivamente De Gaulle con un referendum introdusse la Repubblica Presidenziale che…ma non la voglio fare troppo lunga)

Quel sistema funziona da oltre mezzo secolo e nessuno vuole cambiarlo. E funzionerebbe anche in Italia essendo simili le basi pluripartitiche.

Perché invece di pasticciare Porcellum, Quagliarellum, Renzum, ecc. non adottiamo quel metodo che si è adattato perfettamente ad un sistema proporzionale in crisi come quello della I Repubblica italiana? Per proseguire, semmai, con il presidenzialismo. Lo ha adottato la sorella latina e non se ne è pentita. Perché noi no? Ho il sospetto che i vari soloni vogliano fare una riforma che porti il loro nome. Allora chiamiamolo Tamburranum!

Vorrei parlare anche della sentenza della Corte Costituzionale: altro capolavoro!!

Ma mi sono stufato.

Giuseppe Tamburrano

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

One thought on “Il Tamburranum

  1. troppi galli a cantare nella politica italiana caro amico, poi a chi gioverebbe cambiare verso una chiara e sobria legge elettorale?

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