Fratelli coltelli…come sempre

Probabilmente ha molte e valide ragioni il segretario del Psi Nencini a lamentarsi della scarsa considerazione riservata dal vertice del Pd alle candidature presentate dal suo partito “alleato” al fratello maggiore (3 nomi accolti sui 10 garantiti, mi pare). Oggettivamente quelle cattoliche sono state considerate ben più importanti. E’ una questione ormai vecchia e forse invecchiata. Si pose anche dopo le elezioni del 1994 quando peraltro le ferite socialiste erano ancora sanguinanti. Ottaviano Del Turco si batté per la sopravvivenza del Psi dopo che D’Alema (nessuno lo ricorda più) fece naufragare, una volta sconfitto il cartello occhettiano dei Progressisti, l’idea di un gruppo parlamentare federativo. Una decina di noi ex socialisti eletti dal cartello pensò di fondare una corrente “laburista” (Spini, Mattina, Pericu, Giacco e altri fra i quali anch’io) puntando all’obiettivo ambizioso di un PSE italiano. Allora si poteva perché i Popolari (Bindi, Andreatta, Jervolino, De Rosa, Elia, ecc.) erano ancora un gruppo autonomo. Si organizzò una riunione a Montecitorio fra tutte le componenti socialiste: c’erano Boselli, Del Turco (ma non ne sono certo), Spini, D’Alema, Zani, Mattina. Non si concluse molto. Quando mi permisi di dire a D’Alema che, se voleva davvero lanciare una iniziativa in stile PSE, avrebbe dovuto farlo con tutte le possibili trombe, cioè con grande solennità, invitando tutti i leaders del Socialismo europeo e non solo, mi guardò come si guarda un seccatore. La seconda riunione venne convocata, con poco riguardo, alle Botteghe Oscure, c’era soltanto Zani dei Ds, il quale esordì dicendo chiaramente: “La prospettiva “socialista” la riteniamo soltanto una di quelle possibili…” La Cosa 2 finì nel nulla, ovviamente.
Da allora il Psi cerca di sopravvivere senza mai superare in verità l’1 per cento nei sondaggi e il Pd si preoccupa soprattutto di esibire candidati cattolici per tranquillizzare i moderati e la Chiesa di non essere il “diavolo” laico e socialista. Del resto, dove sono i politici o gli intellettuali di peso che oggi accetterebbero di definirsi “socialisti” ovviamente in senso europeo?
Vittorio Emiliani 
fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

One thought on “Fratelli coltelli…come sempre

  1. Ciò che lascia perplessi non è lo scontato machiavellismo da quattro soldi del PD, ma la faciloneria con cui è stata decisa la partecipazione alle primarie del cartello clerical-burocratico-finanziario da questo animato…

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