Pacifisti

E l’ “arcipelago” si è mosso con alcuni sbandamenti. Manifestare contro la “guerra” in Libia può voler dire manifestare contro l’ONU a favore di Gheddafi. Non tutti se la sentono di nutrire questo pacifismo.

Questa volta si offre un’occasione straordinaria: lasciare libere le strade e le piazze d’Italia e affollare le strade e le piazze di Bengasi: armarsi e combattere insieme alle giovani milizie ostili al satrapo. Il dispositivo, anche italiano, di aerei e di navi forse consente ai volontari italiani di imbracciare il fucile o la fascia della Croce Rossa e aiutare la causa della democrazia e della pace sul campo. In questi giorni abbiamo celebrato Giuseppe Garibaldi: il quale oggi sarebbe in Libia con i giovani che si battono contro il tiranno, come furono in Spagna a combattere contro Franco i giovani della sinistra di tutta l’Europa.

Giuseppe Tamburrano

fondazione nenni

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