Giulio Tarro: “Le mascherine sono recettori di germi di ogni tipo. Non andrebbero indossate da tutti”

-di PIERLUIGI PIETRICOLA

 

Il Sars CoV2 è mutato. Ma in molti dicono che non è vero. Qual è la verità? Le mascherine debbono portarle tutti o solo alcuni? E sono così igieniche come si dice? Infine: siamo davvero sicuri che ci sarà la seconda ondata paventata da molti? C’è la cosiddetta immunità di gregge in Italia? Il Prof. Giulio Tarro, illustre ed eminente virologo e scienziato di fama mondiale, ha provato a rispondere a questi e a molti altri interrogativi.

 

Il Prof. De Donno ha affermato che, a suo dire, il Sars CoV2 non sia cambiato. Cosa ne pensa?

Sul cambiamento di questo virus e sulla sua relativa minore aggressività, abbiamo già parlato nella precedente intervista, dicendo che ci troviamo di fronte ad un’evoluzione naturale di una pandemia tipica da coronavirus, famiglia alla quale appartiene il Sars CoV2. Sull’aspetto della mutazione, noi sappiamo che questo virus ha 29.800 nucleotidi, di cui solo 5 hanno una certa diversità. Nel caso specifico, quando si vanno ad osservare le varie frammentazioni con le relative codificazioni, ciò su cui occorre prestare attenzione sono le quattro proteine strutturali e le otto accessorie. Le variazioni, per il momento, avvengono solo nelle proteine accessorie, mentre quelle strutturali non cambiano. Il che vuol dire che non vi sono mutazioni. Il Sars CoV2 cui ci troviamo di fronte oggi, è lo stesso di Wuhan e di quello che iniziò a circolare da noi a Ottobre scorso. La ragione di questo cambiamento nel decorso clinico da Sars CoV2 dipende, a mio avviso, dal fatto che gran parte della popolazione italiana ha sviluppato gli anticorpi. L’ambiente in cui attualmente il virus circola non gli è più favorevole.

Quindi noi avremmo già raggiungo l’immunità di gregge?

Presumo che ci siano molte più persone che hanno sviluppato gli anticorpi rispetto ai dati che ci hanno propinato. Cosa, del resto, dimostrata dagli studi del dott. Pasquale Bacco, dell’Imperial College di Londra e dell’Università di Oxford. Questa è la ragione per cui non dobbiamo spaventarci della seconda ondata da Sars CoV2 nel prossimo Autunno: non ci potrà essere perché la gran parte di noi è già immune.

Questo Sars CoV2, se dovesse tornare in Autunno, nella peggiore delle ipotesi cosa potrebbe fare?

Potrà causare un raffreddore e si aggiungerà ai quattro coronavirus già esistenti in Italia e che sono innocui.

Perché parte del mondo scientifico questo dato non lo assume all’interno delle proprie argomentazioni?

Bisognerebbe che sia questa famosa parte del mondo scientifico a dover spiegare le ragioni per via delle quali vengono meno osservazioni e considerazioni basate sul niente.

Alberto Zangrillo, primario di terapia intensiva, ha di recente dichiarato che è cambiato il profilo clinico delle infezioni da Sars CoV2.

Se posso permettermi di dire una cattiveria, ciò è avvenuto anche perché ci si è finalmente accorti che, come tutti i processi infiammatori prolungati, il Sars CoV2 crea uno stato tromboembolico che non aveva nulla a che fare con la polmonite interstiziale.

Questo potrebbe voler dire che i tanti decessi avvenuti sono dipesi da cure sbagliate piuttosto che dall’infezione di Sars CoV2?

Esatto. Si tratta di un dato acclarato, ormai notorio.

Le persone comuni ora hanno paura. Pensano o affermano che c’è pericolo ad uscire di casa perché il Sars CoV2 è nell’aria.

Questa è l’ennesima fesseria. Così come quella delle famose goccioline responsabili del contagio. Il punto è che se non si avanzano queste teorie, verrebbe meno la giustificazione dell’uso delle mascherine. Ecco il nodo della questione. Di che ci stupiamo? Se ne sono sentite di ogni tipo. Anche che la sieroterapia è pericolosa. Lo hanno detto sia Burioni che la poco preparata Ilaria Capua.

Un lettore mi ha chiesto di chiederle: visto che il Sars CoV2 non è così pericoloso, allora perché in Brasile si sta diffondendo in modo massiccio causando tantissime morti?

Risponderei che bisognerebbe studiare un po’ di geografia. In Brasile, adesso, si è in Autunno e ci si avvia verso l’Inverno: le stagioni che favoriscono la diffusione dei virus respiratori come il Sars CoV2. Lì si trovano nella stessa situazione in cui ci siamo trovati noi tra Febbraio e Marzo scorsi, cioè di massima diffusione del virus. Per ciò che riguarda i decessi, bisognerà capire se sono avvenuti per un quadro clinico compromesso e reso ancor più precario dal Sars CoV2, o per causa diretta di quest’ultimo.

Un altro lettore invece mi chiede: è vero che indossando la mascherina si respira l’anidride carbonica che emettiamo e, nel tempo, ci si intossica?

Sicuramente le mascherine, oltre che favorire una concentrazione di anidride carbonica emessa dalla nostra attività respiratoria, sono anche recettori di germi di ogni tipo. Ora che si è in Estate non si possono indossare come se fosse un normale capo di abbigliamento. Le mascherine andrebbero fatte indossare a chi è infetto per evitare che il virus si sparga e al personale sanitario.

In Cina un’altra città è di nuovo in lockdown per tantissimi casi di Sars CoV2. Come mai sta avvenendo questa cosa, Professore?

Gli ultimi dati della Cina ci dicevano che vi erano contagi di ritorno e non più autoctoni. Staremo a vedere se si tratterà di un focolaio nato in loco o causato da un paziente zero proveniente da zone del mondo dove vi è stata una diffusione massiccia da Sars CoV2. Ma sarà soprattutto interessante capire quale sarà il decorso clinico di queste nuove infezioni e di come esse verranno trattate alla luce delle scoperte effettuate di recente, in particolare per ciò che riguarda la sieroterapia.

 

pierlu83

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