Frecciarossa. Altro che terza notte esigibile.

– di LONG JOHNN –

Anno bisestile e si vede. Tra virus e Frecciarossa già si è dato da fare maledizione. Ho conosciuto il povero Peppino Cicciù anni fa ad un corso sindacale o a un’assemblea, non ricordo. Quello che ricordo ancora è il suo particolare timbro di voce e la sua competenza sul macchina. Erano i tempi dove si parlava anche tecnicamente tra di noi, oggi non so. Con lui e con il suo “socio” (si chiamano così tra loro i macchinisti quando vanno in coppia) se ne vanno due vite e una certezza, quella della invulnerabilità del sistema ERTMS.
European Railway Traffic Management System, se la memoria non mi inganna. Un sistema all’avanguardia della sicurezza ferroviaria nel mondo. Regola in automatico la curva di frenatura del treno rispetto agli ostacoli o alle anomalie che riscontra. Praticamente fa da solo. Invece?
L’incidente, con tutto quello che farà emergere l’inchiesta, al di là delle eventuali responsabilità dei singoli non è una questione banale da liquidare con il tipico e sbrigativo “errore umano”.
No. Perché questa disgrazia ha messo in discussione un intero sistema di certezze, dov’è bastato che una semplice errata comunicazione umana lo ingannasse, facendo venire meno tutta una tecnologia avanzatissima che per ben quindici anni ha garantito il passaggio sicuro di milioni di treni.
Una volta un deviatoio disalimentato (senza corrente) lo si doveva bloccare con dei morsetti, con contestuale avviso ai treni e rallentamento obbligatorio sul posto interessato. Adesso non saprei dire, ma mi sembra incredibile che basti comunicare che è in posizione normale e disalimentato, se sono esatte le notizie stampa. Vedremo. Mi ha colpito molto, invece, che su nessun motore di ricerca sono riuscito a trovare alcuna dichiarazione dei vertici delle Ferrovie. Strano. Forse non sono un buon ricercatore. Invece, classico, parlano adesso quelli che avrebbero dovuto, nel caso, farlo prima. Tipico di certe mentalità utilitaristiche. Non so quale sia la situazione della manutenzione di RFI oggi, manco da troppo tempo. Una cosa è certa, non ho trovato grandi notizie né proclami negli ultimi anni. Neanche dopo Pioltello. Eppure avevo preteso e ottenuto l’istituzione di un Osservatorio Permanente per la sicurezza in RFI.
Sono morte due persone, due padri di famiglia maledizione. Condoglianze sentitissime alle loro famiglie. E’ morto anche il mito del Frecciarossa? Forse no, ma è stato fortemente incrinato.
Bisognerà, come in passato, far sì che queste due morti non siano state vane mettendo in campo iniziative che rendano impossibile che si ripeta un errore simile. E’ una questione di sistemi e, forse, di qualche notte di lavoro in meno. Altro che terza notte esigibile nel Contratto.
La sicurezza dell’esercizio è troppo importante e non va barattata. Mai!
fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

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