Letterina ai potenti della Terra

 

Oggi, a Roma, gli studenti di tutta Italia incontrano Greta Thumberg.

Grazie a questa meravigliosa gioventù che ci ricorda i nostri errori e ci affida le sue speranze e suoi sogni. Insieme, anche solo iniziando a meditare su questa letterina, possiamo iniziare a cambiare. Prima che sia tardi, troppo tardi!

– di ENRICO MATTEO PONTI –

Gentili leader che governate il mondo, scusatemi tanto se mi permetto di distrarvi solo qualche minuto dalle vostre ambasce che, senza dubbio, sono, per voi, più importanti del futuro dell’intero pianeta.

Quel pianeta, concedetemi di ricordarvi, le cui risorse naturali vengono ogni anno consumate con una velocità ed una voracità tali che dopo solo centottanta giorni si iniziano ad intaccare quelle dei dodici mesi successivi. Ne deriva che più o meno nel 2051 tutte le creature viventi rischieranno di non essere più tali per assoluta mancanza di acqua, frutta, piante, etc.

Per non parlare dell’aria che sarà arrivata a livelli di diffusa, sostanziale irrespirabilità.

Certo, potrà rispondermi qualcuno di voi, da qui al 2051 saranno state inventate chissà quali nuove diavolerie che ci consentiranno di sopravvivere comunque.

Permettetemi, Emerite Eccellenze, di nutrire seri dubbi su questo convincimento, tanto azzardato quanto superficiale.

Non si tratta di inventare maschere antigas di nuova generazione ma di eliminare i gas; non si tratta di scoprire nuovi sistemi di purificazione dei fiumi e dei mari ma di far sì che non vengano più avvelenati dagli scarichi industriali; non si tratta di mettere mano a nuovi metodi di itticolture o a nuove coltivazioni che, in barba al ciclo delle stagioni, possano fruttificare non una ma tre o più volte l’anno ma di garantire ai pesci e alle piante quell’aria e quell’acqua senza le quali ogni partita è persa in partenza.

Invece di puntare i vostri occhi sui monitor dei PC o sui listini di borsa, provate ad aprire le finestre e vedere che, al pari di tutte le altre specie, le api stanno progressivamente sfinendosi, incapaci di riprodursi, di crescere e di regalarci il dolce frutto del loro lavoro.

Provate, vi prego, a considerare che l’estrazione sempre più intensiva ed invasiva degli idrocarburi sta indebolendo, giorno per giorno, la crosta terrestre che, abbassandosi millimetro dopo millimetro, non riuscirà più a sorreggere le montagne, le vallate e le stesse vostre ville.

Provate, per cortesia, a limitare il consumo di ciccia di mucca o di maiale pensando che per ogni chilo di carne che arriva sulle vostre tavole il ciclo produttivo, nelle sue varie fasi, sottrae e distrugge tremila litri di acqua.

Anche se in qualche caso potrà essere poco facile…, provate a pensare….

Semplicemente a pensare che chi nascerà dai vostri figli troverà un pianeta che non sarà più in grado di garantirgli quel minimo indispensabile per vivere o, forse, anche solo per sopravvivere.

Scusatemi ancora per il disturbo ma spero che queste mie povere riflessioni possano aiutarvi a fare e non più solo a parlare…

Grazie, di cuore, la vostra, ormai moribonda, Madre Terra

fondazione nenni

Via Alberto Caroncini 19, Roma www.fondazionenenni.it

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